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Usa, notte scontri a Charlotte. Dichiarato stato di emergenza
CROTONE, 22 settembre - Seconda notte di scontri a Charlotte, in North Carolina, dove sono scoppiati tafferugli e proteste a seguito della morte di un afroamericano per mano della polizia, nel corso della quale un manifestante è stato gravemente ferito. [MORE]
Le autorità locali hanno fatto sapere che l'uomo è stato colpito da proiettili esplosi da civili e non da agenti. Centinaia di manifestanti si sono scontrati in centro con la polizia, rompendo finestre e lanciando oggetti, mentre le forze dell'ordine hanno risposto con i lacrimogeni. Sono quattro gli agenti feriti, nessuno in modo grave.
Il governatore dello stato ha dichiarato lo stato di emergenza e sarà inviata la Guardia nazionale. "Stiamo lavorando per riportare la calma e la pace alla nostra città", ha commentato il sindaco, Jennifer Roberts, esortando i cittadini a restare a casa. "La violenza non è la risposta", ha aggiunto, annunciando anche possibili misure come un "coprifuoco".
L'uomo ucciso è Keith Lamont Scott. L'agente coinvolto nella sparatoria è stato messo in congedo retribuito. Insieme ad alcuni colleghi, stava dando la caccia a un ricercato quando ha notato Scott in un'auto parcheggiata e armato. La versione fornita dal dipartimento di polizia è che l'agente ha aperto il fuoco dove aver visto Scott "uscire da una macchina con una pistola" e lo ha colpito perchè "considerato una minaccia".
La comunità afroamericana ha scatenato una rivolta che ha gettato nel caos la città. I dimostranti si sono raccolti vicino alla casa in cui l'uomo è stato ucciso, con cartelli e slogan.
La figlia della vittima sostiene che Scott è un portatore di handicap e stava leggendo un libro in auto in attesa di prendere il figlio di rientro a casa in scuolabus e ha sottolineato che portare un'arma in North Carolina è perfettamente legale.
Daniele Basili
immagine da ilfattoquotidiano.it