Cronaca
'Ndrangheta: arrestato in Svizzera ed estradato boss di Reggio Calabria latitante dal 2014
REGGIO CALABRIA, 01 APRILE – Dopo oltre 4 anni di latitanza e a conclusione delle procedure di estradizione avviate con grande sinergia dalle forze della Polizia di Stato di Reggio Calabria e dagli agenti della Polizia elvetica, gli agenti del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip) hanno riportato in Italia Leo Caridi, 55enne, di Reggio Calabria, reggente dell’omonima 'ndrina calabrese Caridi-Borghetto-Zindato, operante soprattutto nelle zone di San Guorgio e Boschicello.
Caridi, detto “Lillo”, era latitante dal 2014, anno in cui aveva deciso di sottrarsi all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Sezione dibattimentale del Tribunale di Reggio - su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia - in riferimento ad una condanna a 9 anni e 6 mesi di reclusione per associazione mafiosa.
Nel mese di agosto, la Polizia elvetica era riuscita a rintracciarlo a Ried Brig (Cantone Vallese) e arrestarlo grazie anche alle attività delle autorità locali calabresi, che ne avevano altresì comunicato il provvedimento restrittivo ai colleghi d’oltralpe, i quali hanno finalmente concluso il complesso processo di estradizione del boss, facendolo atterrare ieri a Fiumicino, dove è stato messo a disposizione delle autorità giudiziarie italiane e rinchiuso nell’istituto di pena di Rebibbia.
Le indagini che avevano portato all’ordinanza nei suoi confronti erano state avviate nel 2011, quando gli investigatori calabresi, con una brillante operazione di contrasto alle cosche della ‘ndrangheta attive nel capoluogo calabrese, avevano proceduto ad arrestare anche Condemi Domenico, Condemi Filippo, Calderazzo Rosario, Rotta Vincenzo e Lombardo Vincenzo, accusati come Caridi di aver commesso ripetutamente reati di associazione mafiosa, estorsione e fittizia intestazione di beni. Non deve essere dimenticata anche la figura di Giuseppe Plutino, consigliere comunale di Reggio, incarcerato anche lui per associazione mafiosa e ritenuto il “punto di riferimento” politico del boss appena estradato in Italia.[MORE]
Carlo Giontella
Immagine da secondopianonews.it