Estero
USA, maestra soffoca bambina di otto mesi: condannata a 70 anni di carcere
BALTIMORA, 28 NOVEMBRE – Settanta anni di detenzione: è questa la condanna inflitta dalla Corte di Baltimora ad una maestra di 24 anni per aver ucciso, soffocandola con alcune coperte, una bambina di otto mesi. A nulla, fortunatamente, è valsa la strategia processuale dell’imputata, che ha provato a “giustificare” il drammatico gesto attribuendo la colpa all’inesperienza e alla scarsa formazione professionale ricevuta.
L’omicidio è avvenuto il 23 maggio 2017 all’interno di una scuola materna, a Baltimora, negli Stati Uniti. La maestra ha soffocato la piccola perché piangeva troppo e lo ha fatto con una modalità esecutiva feroce e spietata. In un primo momento viene aperta un’inchiesta per morte accidentale. La verità è un’altra ed è intrisa di crudeltà, capace di far rabbrividire anche chi, come le forze dell’ordine, ha sviluppato un certo grado di assuefazione alla morte violenta. Il primo a scoprire quanto accaduto alla minore sarà il direttore della struttura, dopo aver visionato i filmati delle telecamere di video sorveglianza. Partita la segnalazione, l’attività investigativa segue un nuovo corso e porterà la ventiquattrenne all’incriminazione e poi alla condanna.
Dai filmati, esaminati dagli inquirenti, è stato possibile ricostruire l’efferata dinamica dell’evento: la piccola è nella culla e sta piangendo. La maestra non riesce a farla calmare, l’afferra con violenza e la mette penzoloni. Ad un certo punto, l’insegnante prende alcune coperte e le preme con vigore davanti al viso della piccola. Stando a quanto divulgato dalle autorità locali, nelle immagini si vede chiaramente la bambina che scalcia, ripetutamente. Sono gli ultimi secondi interminabili densi di agonia e poi il corpo della piccola smette improvvisamente di muoversi: è morta soffocata per mano della sua maestra.
Luigi Cacciatori