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CLEVELAND (OHIO), 7 MAGGIO 2013 - Sta facendo il giro del mondo l'incredibile notizia di tre donne, Gina De Jesus, Amanda Berry e Michelle Knight, rapite 10 anni fa e che soltanto oggi sono riuscite a scappare e a tornare in libertà.[MORE]
Ariel Castro, autista di scuola bus 52enne, rapì 10 anni fa tre ragazze poco più che adolescenti ad un anno di distanza l'una dall'altra, tra il 2003 ed il 2004. Le tre donne non si conoscevano prima, ma sono state accomunate da un unico tragico destino.
Le famiglie le avevano ormai date per disperse, ed invece una delle vittime, Amanda, rapita a soli 17 anni, è riuscita a fuggire dalla casa di Cleveland in cui è stata segregata con le altre due donne per 10 anni, e ad avvisare la polizia grazie all'aiuto di un vicino insospettito dalle urla, raccontando finalmente del rapimento ed implorando gli agenti di liberare le compagne prima che il rapitore tornasse in casa. Queste le parole dette telefonicamente dalla donna alla polizia: «Aiutatemi. Sono Amanda Berry, sono stata rapita dieci anni fa, e ora sono libera».
A finire in manette, oltre ad Ariel Castro, i suoi due fratelli per presunta complicità. I colpevoli sono di origini ispaniche. Il proprietario della casa, e ideatore del rapimento, lavorava per il Cleveland Metropolitan School District come autista di scuolabus, non si sa ancora se sia stato licenziato o abbia lasciato volontariamente il lavoro.
Le tre donne sono state portate in ospedale per accertamenti ma sono in perfette condizioni. Pare che con loro in casa vivessero anche due bambini.
La polizia chiarirà nelle prossime ore alcuni aspetti oscuri della vita di Castro, separato dalla moglie da anni, viveva in questa villetta con le finestre sigillate, senza far passare luce, e senza che nessuno potesse sbirciare. Si dovrà chiarire anche il suo passato, gli inquirenti sostengono che conoscesse la famiglia di Gina De Jesus, poiché si esibiva come bassista nel locale del padre.
A Cleveland ci si chiede come abbia potuto un solo uomo a tenere segregate in casa tre donne contro la loro volontà per dieci anni, e ci si meraviglia che siano ancora vive, come dichiara il capo della polizia «È una cosa straordinaria che le abbiamo ancora con noi, è una benedizione per la comunità e la polizia e per le famiglie che siano ancora vive, non posso dire quanto sia felice».
Valentina D'Andrea