Economia
USA, la "madre di tutte le crisi" è costata 14mila miliardi. Timori per una nuova bolla finanziaria
MILANO, 05 AGOSTO 2013 – Per gli economisti della Federal Reserve di Dallas, ammonterebbe a 14mila miliardi di dollari - ovvero sia circa un anno di Pil americano – il costo della crisi dal suo inizio ("ufficialmente", il 09 agosto 2007, anche se deflagrata nel 2008 con il crac della Lehman Brothers). E, intanto, le performance delle ultime settimane dei principali indici di Wall Street (nella chiusura della seduta di venerdì ha rivisto - per l'ennesima volta - il suo record storico, portando l'indice S&P 500 sopra la soglia dei 1.700 punti), desta preoccupazioni negli analisti finanziari, i quali temono l’ondata di una nuova bolla.
Secondo il già indicato studio della Fed, la madre di tutte le crisi - continua a gravare su famiglie e aziende. Per gli economisti: «Questa ripresa è stata molto più lenta di qualsiasi altra ripresa dalla Seconda guerra mondiale», puntualizzando che «l’aspetto peggiore è che la recessione nasce da una enorme bolla del credito, che rischia di danneggiare l’economia anche in futuro. Il costo della crisi “supera probabilmente il Pil di un intero anno, ma ci sono altri effetti collaterali che sono impossibili da quantificare, come i costi potenziali delle manovre espansive adottate dalla Fed per ravvivare l’economia e la perdita di fiducia nel capitalismo, nei funzionari pubblici e nel salvataggio delle grandi banche». [MORE]
Intanto, gli altalenanti dati macroecomici USA, non consentono di affermare con certezza che si è sulla via della ripresa. Basti pensare ai dati sull’occupazione americana, diffusi lo scorso venerdì: ha creato 162mila nuovi posti, con un tasso di disoccupazione pari al 7,4%, disattendendo le previsioni degli a gli analisti che avevano stimato un aumento di 185mila unità.
Alla luce di ciò, con l’economie mondiali ancora claudicanti e allo stremo delle forze, davvero è da augurarsi che, la paura di una nuova bolla finanziaria, resti tale.
Per un approfondimento origini e cause della crisi: Ecco a voi la generazione dei tre niente: "Niente lavoro, niente reddito, niente risorse"
(fonte: Il Fatto Quotidiano)
Rosy Merola