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Usa, incontro tra Obama e Trump. Proteste in piazza contro neo eletto: "Non è il mio presidente"

NEW YORK, 10 NOVEMBRE - Migliaia di ragazzi hanno invaso le strade di Manhattan ieri sera, intorno alle 19, dove si è svolta una imponente manifestazione contro Donald Trump. Nonostante la pioggia i giovani si sono radunati a Union Square e hanno poi sfilato verso Midtown fino alla blindatissima Trump Tower sulla Fifth Avenue, dove si trova l'abitazione del nuovo presidente americano. [MORE]

Non è una manifestazione legata al partito democratico, ma ci sono bandiere del movimento Lgbt, lesbiche gay bisex transgender. La maggioranza sono ragazzi della New York University, della Columbia, delle scuole superiori, di ogni etnia e religione. La manifestazione ha paralizzato il traffico nella zona per ore.

Le stesse scene si sono ripetute al grido di 'Not My President' in tutti gli Stati Uniti per protestare contro l'elezione di Trump. Oltre alle due manifestazioni più imponenti di New York e Chicago, ci sono state proteste anche a Seattle, Portland, Oakland, San Francisco, Los Angeles, Boston, Filadelfia, Detroit, Austin. Davanti alla Casa Bianca a Washington una folla di persone si è riunita per esprimere tutta la propria rabbia e frustrazione per la sconfitta di Hillary Cinton, invocando anche il nome di Barack Obama.

Proprio il presidente uscente ha rilasciato una dichiarazione sull’esito delle elezioni, auspicando dialogo ed una transizione di successo, normale e pacifica. "Incontrerò il presidente in pectore Trump. Dimostreremo a tutto il mondo che questo avverrà, così come avvenne otto anni fa tra l'allora presidente Bush e me. Farò ciò che posso per il nuovo presidente, siamo tutti nella stessa squadra: non siamo democratici, o repubblicani, siamo Americani".

 

Giuseppe Sanzi

(fonte immagine twincities.com)