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Usa-Cuba, si incontrano a Panama. Obama: «Occasione storica»

PANAMA CITY, 11 APRILE 2015 - Entrambi presenti al vertice delle Americhe di Panama, Barack Obam e Raul Castro si sono stretti la mano e hanno scambiato qualche battuta. Un gesto denso di significato e che persegue quel processo di disgelo che da qualche tempo è stato avviato tra i due paesi. Il tutto è avvenuto prima della cerimonia inaugurale del summit.

«Il fatto che io e Castro ci sediamo qui è una occasione storica. La guerra fredda – ha affermato il presidente degli Stati Uniti Obama durante il suo intervento – è finita da tempo non sono interessato a battaglie iniziate prima che io nascessi». «Gli Stati Uniti – ha continuato Obama – non rimarranno prigionieri del passato né con Cuba né con il resto dell’area. Noi guardiamo avanti e questo cambiamento nella politica Usa – ha spiegato ancora il presidente americano – è un punto di svolta per la nostra intera regione».

Tuttavia Barack Obama ha evidenziato come il riavvicinamento tra Washington e L’Avana non cancella le differenze culturali tra i due paesi: «Non penso sia un segreto, ed il presidente Castro sarà d’accordo, che continueranno ad esserci significative differenze tra i nostri due Paesi. Noi continueremo a parlare sulla base dei valori universali che riteniamo importanti. Sono sicuro che il presidente Castro continuerà a parlare delle questioni che reputa importanti».

Poi è stato il turno del presidente di Cuba, Raul Castro: «Dovrei parlare per otto minuti – questo il tempo previsto per ogni presidente che prende la parola – ma dato che mi dovete sei vertici, sei per otto fa 48 minuti». Una battuta ironica quella del presidente cubano, ma che si riferisce al mancano invito di Cuba agli ultimi sei vertici delle Americhe durante il quale hanno partecipato 35 paesi americani e, per l'appunto, per la prima volta il governo de L’Avana. Raul Castro ha continuato definendo «interessante il discorso di Barack Obama» e ribadendo la disponibilità al dialogo da parte di Cuba. Il presidente Castro ha poi rivolto parole di chiaro apprezzamento nei confronti del presidente Obama, definendolo «uomo onesto, il quale non è responsabile per i 10 presidenti che lo hanno preceduto». Infine, il presidente cubano ha sottolineato quanto sia importante e coraggioso la decisione di Obama di eliminare Cuba dalla black list dei Paesi che hanno aiutato le organizzazioni terroristiche.[MORE]

Un'altro tassello importante dunque verso quel processo di riappacificazione tra i due paesi per il quale in questi giorni ha lavorato anche il Pontefice. Non per caso il summit di oggi si è aperto con un messaggio di Papa Francesco, il quale ha espresso «vicinanza e incoraggiamento affinchè il dialogo sincero porti ad una mutua collaborazione».

(Immagine da internazionale.it)

Giovanni Maria Elia