Usa, confessione shock di un sostenitore Isis: "Volevo uccidere Obama"
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CINCINNATI, 7 MARZO 2015 – Christopher Lee Cornell, 20 anni, ieri ha telefonato alla stazione televisiva "WXIX-TV" di Cincinnati, dal carcere in cui si trova per l'accusa di avere ideato un attacco al Campidoglio. Il ragazzo ha affermato che se non fosse stato arrestato sarebbe andato a Washington a sparare in testa al Presidente Barack Obama.
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A quanto pare Cornell è un sostenitore dell'Isis ed è determinato a uccidere chiunque si opponga a questa organizzazione e a chi intende far guerra allo Stato Islamico, ma non si considera un terrorista. La telefonata si è conclusa con una minaccia agli americani, che non sono tolleranti verso il popolo islamico mettendo in chiaro che l'Isis è ovunque. Cornell è stato arrestato il 14 gennaio 2015 mentre comprava due fucili d'assalto.
Non è la prima volta che ci troviamo di fronte ad una confessione di un attentato al Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Non solo Bin Laden in passato progettava un attacco ma ricordiamo anche il ventiduenne uzbeko Ulugbek Kodirov nel 2012, prontamente arrestato e poi sempre nello stesso anno il militare americano Isaac Aguigui, accusato di essere il capo di una cellula terroristica che complottava contro gli Stati Uniti.
Fonte: agi.it
Luciana Cameli