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Usa, Camera boccia dichiarazione di emergenza sul muro al confine messicano

WASHINGTON, 27 FEBBRAIO - La Camera di Washington ha approvato una risoluzione che revoca lo “stato di emergenza nazionale alla frontiera” dichiarato da Donald Trump. La dichiarazione dello stato di emergenza era per il presidente il primo passo verso il dirottamento di fondi federali verso la costruzione del muro al confine col Messico.  

La mozione è passata con 245 voti a favore e 182 contrari. Mentre è stato scontato il voto dei democratici, che rappresentano la maggioranza dei deputati alla Camera, meno scontato è aparso il fatto che ai loro voti si aggiungessero quelli di tredici deputati repubblicani in rotta con il loro presidente.

“Gli attraversamenti illegali alla frontiera sono ai minimi da quattro anni”, ha osservato durante il dibattito il deputato democratico Joaquin Castro. Castro rappresenta il Texas e viene da San Antonio, cittadina non lontana dal confine Usa con il Messico. Duro poi l’intervento del presidente della Camera, la democratica Nancy Pelosi: “Non daremo a nessun presidente, democratico o repubblicano, carta bianca per stracciare la Costituzione degli Stati Uniti”.

La risoluzione dovrà essere ora approvata dal Senato, controllato dai repubblicani. Affinché arrivi una seconda bocciatura alla dichiarazione di Trump, i democratici hanno bisogno di quattro voti dalle fila repubblicane e del voto compatto di tutti i loro quarantasette senatori. 

Claudio Canzone

Fonte foto: ilmessaggero.it