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Usa, bisogna fermare "l'epidemia delle armi": lo chiede il New York Times in prima pagina

NEW YORK, 5 DICEMBRE 2015 - Il Senato Usa ha bocciato le norme per rafforzare il controllo sulla vendita delle armi, non è bastata nemmeno la strage a San Bernardino dei giorni scorsi, in cui sono state massacrate 14 persone. Così per la prima volta dal 1920, il New York Times ha pubblicato oggi un editoriale in prima pagina chiedendo una maggiore regolamentazione sulle armi a seguito di un'ondata di sparatorie di massa.

Il noto quotidiano americano lancia un appello per porre fine a quella che definisce “l'epidemia delle armi" e sfida i candidati alle elezioni presidenziali a prendere posizione sullo scottante tema nel Paese. L’editoriale descrive come: "un oltraggio morale e una sciagura nazionale che dei civili possano legalmente comprare armi progettate per uccidere persone con velocità ed efficienza brutale". In un comunicato, l'editore Arthur Sulzberger Jr. ha spiegato che la scelta di pubblicare in prima pagina è stata presa "per diffondere una dichiarazione forte e visibile di frustrazione e di angoscia sull'incapacità del nostro Paese ad affrontare la piaga delle armi da fuoco".[MORE]

Il Nyt si schiera contro i membri del Congresso "il cui lavoro è tenerci al sicuro, ma che pongono più attenzione al denaro e al potere politico di un'industria concentrata a trarre profitto dalla diffusione senza limiti di armi da fuoco sempre più potenti". L’editore fa un riferimento implicito alla potente lobby delle armi, la National Riffle Association (Nra), che finanzia in modo bipartisan le campagne elettorali di centinaia di membri del Congresso. Per il quotidiano "non è necessario discutere della singolare formulazione del II emendamento (riferimento al testo che parla della formazione "di milizie" armate per difendere la sicurezza dei giovani Stati Uniti, ndr) ma nessun diritto è privo di limiti ed immune ad una regolamentazione ragionevole".

Per il Time "certe tipi di armi, come i leggermente modificati fucili da combattimento usati in California e certi tipi di munizioni, debbono essere illegali per i civili" ed "i possessori (di tali armi) debbono consegnarle per il bene dei loro compatrioti".

L'editoriale del Times giunge di fatto in soccorso alla campagna del presidente Barack Obama, che sin dalla strage del 14 dicembre 2012 alla scuola elementare Sandy Hook di Newton in Connecticut, in cui un 20enne squilibrato uccise 20 bambini e sei adulti, tentò vanamente di rformare la legislazione sull'acquisto di armi.

(foto dal sito www.lamescolanza.com )

Michela Franzone