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Usa, al via le primarie. In corsa otto candidati tra cui scegliere lo sfidante di Obama

 TAMPA, 13 SETTEMBRE 2011-Si apre ufficialmente negli Stati Uniti la battaglia elettorale tra gli otto repubblicani in lizza per sfidare Barack Obama alle Presidenziali del 2012; e dalle prime indiscrezioni e dai sondaggi, sembra che l'uomo da battere questa volta sia il governatore del Texas Rick Perry.[MORE]

E' stato lui il grande protagonista del dibattito ospitato dalla Cnn a Tampa; infuocate le critiche mosse nei suoi confronti dagli altri candidati, soprattutto sulla base dei risultati ottenuti nel suo stato per quel che riguarda le politiche sull'occupazione, la sicurezza sociale, e la lotta all'immigrazione.

Spinoso l'attacco di Michele Bachmanm del Tea Party, tra i suoi principali avversari, che ha chiesto a Perry di ammettere pubblicamente di aver sbagliato, nel costringere le giovani donne del suo Paese a vaccinarsi contro un virus sessualmente trasmissibile, con una profilassi che si è rivelata poi dannosa per la salute; il vaccino era un prodotto dalla Meck, compagnia farmaceutica che aveva sostenuto la campagna elettorale del governatore con oltre cinquemila dollari.

Il duello con l'altro favorito, l'ex governatore del Massachusetts Mitt Romney, si è spostato invece sul piano pensionistico, argomento scottante per l'intero gli Stati Uniti tutti, e ancora di più per zone dove l'età media è piuttosto elevata, come la Florida, Paese ospite della trasmissione.

Spazio anche per commenti più leggeri, con gli otto candidati che raccontano cosa porterebbero alla Casa Bianca; la first Lady più bella della storia americana, risponde Perry, omaggiando la moglie, un busto di Wiston Churchill, gli fa eco Romney, una classica Dichiarazione di Indipendenza per Bachmann, musica, balli e scacchi per i nipotini in un eventuale ufficio ovale di Gingrich.

Santorum aggiungerebbe letti per i suoi sette figli, Ron Paul propone corsi di economia per gli americani, John Huntsman si terrebbe dietro la sua Harley Davidson, e infine, Herman Cain esprime l'insolito desiderio di offrire un pò di senso del'umorismo a un'America troppo seriosa.

Tanta carne a cuocere, insomma, per il quinto dibattito della campagna presidenziale; la prossima tappa è a Orlando, ancora in Florida. E gli scontri promettono scintille...

Simona Peluso