Cronaca
Ursini: "Scuole di specializzazione UMG, riduzione vergognosa"
CATANZARO, 23 MAGGIO 2013 - “Contro la drastica riduzione delle Scuole di Specializzazione della Magna Graecia, che osiamo definire vergognosa, chiediamo l’immediato intervento di tutti i rappresentanti politici nazionali e regionali per evitare che questa ulteriore penalizzazione provochi danni irreparabili nei prossimi anni”.
Lo afferma Vincenzo Ursini, presidente dell’Accademia dei Bronzi, associazione culturale che da oltre 25 anni opera a fianco dei giovani del territorio, ma non solo.
“Un posto in meno in Anestesia che passa da 8 a 7, uno in meno in Chirurgia che passa da 5 a 4, un in meno in Igiene che passa da 3 a 2, uno in meno in Malattie dell’Apparato respiratorio che passa da 3 a 2, uno in meno in Medicina fisica e riabilitativa che passa da 3 a 2, uno in meno in Oftalmologia che passa da 3 a 2, uno in meno in Oncologia che passa da 3 a 2, uno in meno in Ortopedia che passa da 4 a 3. Ciò significa che dal prossimo anno le cinque Scuole autonome che restano con due contratti saranno accorpate, secondo la normativa vigente, alle università di altre regioni, così com’è già avvenuto negli anni scorsi. Una situazione che va sempre più peggiorando e che potrebbe indurre i nostri studenti a iscriversi presso altre Facoltà o Università. Siamo, insomma, in presenza di una vera e proprio emergenza per la quale chiediamo interventi regionali straordinari e immediati, a tutela dei percorsi formativi sin qui assicurati, in modo egregio, dalla Facoltà di Medicina”.
“Undici contratti in meno per le scuole già federate, che passano da 48 a 37, e 9 contratti in meno per le scuole autonome, che passano da 61 a 52, producono complessivamente una riduzione di 20 posti. Tale riduzione va ben oltre la media nazionale e costituisce davvero un elemento negativo, non solo dal punto di vista formativo, ma anche occupazionale”.
“I nostri assessori e consiglieri regionali, i deputati e i senatori della Calabria, dove sono? Crediamo che ciascuno abbia ormai, non il dovere, ma l’obbligo – continua Ursini – di porre fine a questo scempio, se vogliono tradurre in atti concreti le loro quotidiane dichiarazioni a sostegno dell’occupazione e della formazione dei nostri giovani. Nei prossimi giorni vedremo quanti avranno a cuore le sorti di questo Ateneo”. [MORE]