Scienza & Tecnologia

Unthink, ecco l'anti-facebook

MILANO, 2 NOVEMBRE 2011 – Creazione di una madre preoccupata per la privacy del figlio, Unthink è il nuovo social network che permette di comunicare con gli altri, mantenendo il controllo del proprio account. Sbarcato in rete il 25 Ottobre, ha già racimolato più di 100.000 iscrizioni. Il numero di utenti raddoppia di giorno in giorno, attirati dallo slogan: “Il proprietario del tuo spazio on-line sei tu”.[MORE]

L’obiettivo della sua creatrice, Natasha Dedis, è quello di consentire al popolo del web un maggiore controllo dei propri dati personali. L’anti-facebook offre, infatti, un modello inedito per condividere foto, video e informazioni. In più, il portale consente di scegliere e limitare la pubblicità da visualizzare sul profilo. Chi non vuole proprio saperne di spot pubblicitari può anche liberarsi di ogni annuncio, pagando un’iscrizione di due dollari l’anno.

Il progetto è ancora in fase sperimentale e la concorrenza è agguerrita. L’esperimento può, però, contare su degli ottimi appoggi. Negli Stati Uniti, infatti, ha ricevuto un finanziamento di 2,5 milioni di dollari dal DouglasBay Capital, un gruppo nato per promuovere iniziative hi-tech. Molti sono pronti a scommettere che Unthink darà filo da torcere a Facebook e Google+. Tutto dipende da quanto le connessioni tra gli utenti si riveleranno solide. Se, infatti, fra le Suite di Unthink si creeranno flussi ingenti di dati condivisi e relazioni tra utenti, allora il portale potrà crescere come un vero social network.

È curiosa la sua nascita. Natasha Dedis ha ideato il portale per il figlio. Da mamma preoccupata, non ha lasciato che il ragazzo si registrasse a Facebook perché lo considerava troppo opprimente. Secondo la Dedis, l’utente non ha un reale controllo sui propri dati personali, che possono essere archiviati e utilizzati a fini di marketing pubblicitario. Il 17enne, però, voleva assolutamente connettersi, e così, quattro anni fa, sua madre ha cercato di rivisitare il concetto di condivisione on-line, creando una comunità virtuale più attenta e consapevole.

Gaia Seregni

(fonte foto: blog.chrisjpowell.com)