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Università: Rettore Roma tre, studenti asini? Ci sono anche bravi

ROMA, 05 FEBBRAIO - "Pur essendo condivisibile la preoccupazione che emerge dalla lettera aperta dei seicento docenti universitari al presidente del Consiglio, al ministro dell'Istruzione e al Parlamento italiano sul depauperamento della lingua italiana, scritta e orale, nei ragazzi che escono dalla scuola, segnaliamo tuttavia una notizia positiva: da qualche anno neolaureati di Roma Tre, selezionati da un bando pubblico, sono impegnati ad insegnare l'italiano all'estero". [MORE]

Cosi' il rettore dell'Universita' Roma Tre, Mario Panizza. "La lingua italiana, tra l'altro, e' sempre piu' richiesta. La tendenza e' in rapida crescita poiche' sono in crescita le attivita' che l'Italia porta all'estero ad esempio nei settori dell'arte, della moda, del design, dell'enogastronomia. Proprio per questo e' auspicabile un impegno sempre maggiore dei docenti universitari, di tutte le discipline, per sostenere le corrette espressioni della nostra lingua nei diversi settori del sapere". 

I neolaureati chiamati ad insegnare l'italiano all'estero, grazie al progetto pilota voluto dal Ministero degli Esteri, affiancano i docenti che svolgono all'estero corsi di lingua e cultura italiana. Al progetto partecipano, oltre a Roma Tre, le Universita' per stranieri di Siena e di Perugia. "Questo progetto vuole potenziare la qualita' e l'offerta dei corsi di lingua e cultura italiana all'estero, tramite l'inserimento delle piu' innovative tecniche di insegnamento di cui i neolaureati sono portatori", spiega il rettore Panizza. "La collaborazione tra docenti locali e neolaureati inviati dall'Italia, tramite la condivisione di esperienze e competenze, oltre a qualificare l'offerta formativa puo' aprire percorsi professionali interessanti per i neolaureati". 

Il bando annuale, per titoli, del progetto-pilota e' riservato a neolaureati (laureati triennali e magistrali da non piu' di 24 mesi) con specifiche competenze didattico-metodologiche e linguistiche per svolgere attivita' di insegnamento della lingua italiana all'estero. La graduatoria viene inviata dal Ministero degli Esteri agli enti gestori dei corsi, che chiamano i candidati piu' adatti alle proprie necessita' - in relazione alla graduatoria per l'area linguistica di riferimento, al curriculum e alla conoscenza della lingua straniera richiesta - specificando la durata dell'incarico, le mansioni, le ore di impegno settimanale, il compenso e gli eventuali benefit accessori. L'attivita' prevista e' per un anno, rinnovabile per una sola volta. L'ultimo bando si e' chiuso il 12 gennaio scorso.