Unioni civili, voto unanime dei senatori Pd all'impianto del ddl Cirinnà
Politica Lazio

Unioni civili, voto unanime dei senatori Pd all'impianto del ddl Cirinnà

martedì 26 gennaio, 2016

ROMA, 26 GENNAIO 2016 - L'impianto del ddl sulle Unioni civili è stato approvato all’unanimità dal gruppo Pd a Palazzo Madama: nessun voto contrario e nessun astenuto.
Nel corso all’assemblea dei senatori, il capogruppo dem al Senato Luigi Zanda ha precisato: «il gruppo deve avere una linea». «Noi - ha proseguito- oggi al termine dell’assemblea voteremo l’impianto della legge sapendo che ci sarà indicazione di voto su alcuni emendamenti e altri su cui ci sarà libertà di coscienza e lo sapremo quando conosceremo tutti gli emendamenti, anche degli altri gruppi». [MORE]

Ogni scelta è dunque rinviata a martedì prossimo e, afferma Zanda, si procederà alla luce del sole: «Ce ne infischiamo del voto segreto. Il Pd esprime le proprie opinioni, anche diverse, alla luce del sole». Secondo fonti parlamentari il capogruppo dem ha precisato che non c'è nessuna libertà di coscienza sul voto sulle pregiudiziali e sull'ordine dei lavori. «Il 2 febbraio diremo quali saranno gli emendamenti dove ci sarà libertà voto», ha detto Zanda augurandosi che ci sia una drastica riduzione degli emendamenti «così da poter discutere sul merito, dedicando la dovuta attenzione e il tempo che l'argomento merita».

Soddisfatta la prima firmataria del disegno di legge Monica Cirinnà: «Dopo il voto l'accordo nel Pd è più vicino. I senatori hanno detto unanimemente che voteranno sì nel voto finale alla legge. Restano delle opinioni diverse sulle adozioni ma abbiamo una settimana di tempo per trovare un'intesa».

Restano dunque pareri discordanti in merito alle adozioni. Nel corso della riunione del gruppo, i senatori "cattodem" hanno chiesto di emendare sia l'articolo 3 che l'articolo 5 del testo. Ad avanzare la richiesta il senatore dem Stefano Collina, che ha affermato: «Così come si presenta, con la sola esclusione del Titolo II della legge sulle adozioni, l'art. 3 autorizza, di fatto, l'approvazione della stepchild adoption, alla quale resto contrario. Per questo chiediamo di emendare anche l'art. 3, che altrimenti rende inutile l'articolo 5».

La richiesta dei cattolici dem arriva a seguito dello stop del capo dei vescovi italiani, il cardinal Angelo Bagnasco, il quale aveva affermato: «I figli non sono un diritto di tutti». In risposta a Bagnasco, la presidente della Camera Laura Boldrini, aveva detto: «Le adozioni devono essere un diritto».

Intanto, sul tema delle unioni civili, il Consiglio d'Europa pressa nuovamente l’Italia. Il segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjorn Jagland, ha infatti scritto su Twitter: «Incoraggio l'Italia a garantire il riconoscimento legale alle coppie dello stesso sesso cosi come stabilito dalla sentenza della Corte europea dei diritti umani e come accade nella maggior parte degli Stati membri del Consiglio d'Europa».

[foto: italiaoggi.it]

Antonella Sica


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