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Unioni civili: Decreto attuativo, ecco le novità 2016, spiegato dall'avvocato A&T

Dopo un lungo dibattito politico, le unioni civili sono oggi disciplinate dalla Legge c.d. Cirinnà, dal nome della senatrice firmataria dell’iniziativa parlamentare.
Cosa si intende per unione civile? Si intende l’unione giuridica tra persone delle stesso sesso, le quali possono trasformare la loro convivenza in un vero e proprio vincolo giuridico riconosciuto dalla legge e da cui derivano diritti e doveri. [MORE]

Quali sono i diritti e i doveri derivanti dall’unione civile? Le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri tra i quali l'obbligo reciproco all'assistenza morale e materiale e alla coabitazione e il dovere di contribuire ai bisogni comuni “ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo”. Manca del tutto il riferimento all’obbligo di fedeltà e alla c.d. stepchild adoption, presenti, invece, nel testo originario della riforma. Tuttavia, i giudici possono pronunciare l’adozione del figliastro richiesta da coppie omosessuali, in quanto la legge Cirinnà non lo vieta espressamente, anzi richiama la disciplina generale sulle adozioni. Sotto il profilo economico, matrimonio e unioni civili non presentano evidenti differenze: in entrambi i casi il regime patrimoniale, la materia successoria e le disposizioni sulla reversibilità verranno regolate nello stesso modo.

Quale è l’organo competente a “celebrare” l’unione civile”? L’organo competente a dichiarare l’unione civile è l’ufficiale di stato civile, con la presenza di due testimoni, il quale provvede alla registrazione nell’archivio dello stato civile, con annotazione dei dati anagrafici e del regime patrimoniale dei richiedenti. Da sottolineare che l’unione civile non può essere dichiarata se una delle parti è legata ad un precedente matrimonio, la quale quindi dovrà prima chiedere il divorzio e solo dopo averlo ottenuto potrà unirsi civilmente con altro soggetto.

L’Ufficiale di stato civile può avvalersi dell’obiezione di coscienza? L’obiezione di coscienza consiste nel diritto a non tenere comportamenti che contrastano con il proprio credo religioso. Essa consiste nel rifiuto di rispettare determinate disposizioni di legge per motivi di coscienza. La legge italiana disciplina l’obiezione di coscienza al servizio militare, all’interruzione della gravidanza, alla sperimentazione animale ed alla procreazione medicalmente assistita, mentre non è prevista con riferimento alla celebrazione di unioni civili.

A quando il via alle celebrazioni? A questa domanda ha risposto il Consiglio di Stato il quale si è favorevolmente pronunciato sul decreto attuativo delle unioni civili con la conseguenza che, probabilmente, entro ferragosto, potranno essere celebrate le prime unioni civili tra coppie omosessuali.


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Avv. Antonio Afeltra & Avv. Daniela Tassone