Economia

Unioncamere: Nel 2016 + 41 mila imprese, soprattutto al Sud

CATANZARO, 31 GENNAIO - Piu' bed and breakfast, consulenti aziendali, giardinieri, parrucchieri e tatuatore; meno imprese edili e manifatturiere. E, soprattutto un saldo positiva da 41mila imprese in piu', grazie anche alla spinta dei giovani. A scattare la foto del mondo delle aziende italiane e' Unioncamere, che, in occasione dell'assemblea dei Presidenti delle Camere di Commercio a Padova, ha diffuso i dati elaborati con InfoCamere sulla base del registro delle imprese. I numeri mostrano che il 2016 si e' chiuso con 41mila imprese in piu' rispetto al 2015 ed una crescita dello 0,7%.[MORE]

A determinare questo andamento, il piu' basso livello di iscrizioni dell'ultimo decennio (363.488 in 12 mesi), compensato pero' dal rallentamento delle chiusure (322.134). Grazie a questo saldo attivo, il sistema imprenditoriale a fine dicembre arriva a contare 6.073.763 aziende registrate. Di queste una su 10 e' guidata da giovani di meno di 35 anni. E proprio agli under 35 si deve il bilancio positivo del 2016: 64mila le imprese giovanili in piu', in crescita del 10,2% rispetto al 2015. Saldo positivo, quindi, ma non per tutti gli ambiti di attivita'. Quasi il 60% delle 41mila imprese registrate in piu' nel 2016 opera infatti in soli 3 settori: il turismo, il commercio e i servizi alle imprese. Oltre al settore commerciale, che conta oltre 6.200 imprese in piu' a fine 2016, nuovo impulso alla crescita l'hanno fornito lo scorso anno le attivita' professionali (+4.150 imprese il saldo). Tra queste, spiccano le attivita' di consulenza aziendale e amministrativo-gestionale, cresciute di 2.382 imprese e del 5,69%. Anno positivo anche per i servizi alla persona (3.283 le imprese in piu' nel 2016), trainati essenzialmente dall'aumento dei parrucchieri ed estetisti (1.739 in piu') e dalle attivita' di tatuaggio e piercing che, con un saldo di 622 imprese, hanno messo a segno una crescita record del +23,25%.

A fronte di questi bilanci positivi nei settori dei servizi, quelli piu' tradizionali continuano a segnalare un restringimento della platea delle imprese. Per le costruzioni, il 2016 si e' chiuso con una riduzione complessiva di 4.733 attivita' (-0,7% su base annua), ma, approfondendo l'analisi dei dati, si rileva come il processo di selezione in questo settore abbia riguardato essenzialmente le micro-imprese edili, che nel 2016 hanno perso 8.400 unita'; al contrario, una crescita sostenuta ha interessato le societa' di capitali (+6.300). A livello geografico, i dati mostrano un Sud vivace: con le sue 22.918 imprese in piu', il Mezzogiorno ha determinato piu' della meta' dell'intero saldo annuale, staccando nettamente anche il Centro (+13.386 il saldo) e il Nord-Ovest (+6.255). In campo negativo, invece, il Nord-Est, che chiude il 2016 con una riduzione di 1.205 imprese (-0,1%). La lettura dei dati dal punto di vista delle forme organizzative delle imprese evidenzia, in modo indiscutibile, il rafforzamento strutturale del sistema imprenditoriale. L 'intero saldo positivo del 2016 e' totalmente spiegato dalla forte crescita delle societa' di capitale: 56.479 in piu' in termini assoluti, pari al +3,7% in linea con quanto registrato nel 2015. Le imprese individuali, che continuano a rappresentare oltre la meta' dello stock di imprese esistenti (il 53,2%), mostrano invece una flessione di oltre 3mila unita', facendo registrare, in termini relativi, un decremento dello 0,1%.