Economia
Unicredit: si avvicinano le dimissioni dell'Ad Profumo
MILANO – Cda straordinario nel pomeriggio per discutere la sostituzione dell’Amministratore delegato di Unicredit. Alle domande dei cronisti il presidente Dieter Rampl non ha risposto, trincerandosi dietro il silenzio. Potrebbe essere lui stesso ad assumere le deleghe in attesa della nomina di un nuovo Ad.
Sembra che gli ultimi malumori degli azionisti verso Profumo siano dovuti al rafforzamento del capitale della banca libica Lia, che in poco di un mese, con il fondo sovrano che il 28 luglio ha superato la soglia del 2% e poi il 31 agosto ha portato la propria quota al 2,59%. Tale partecipazione si somma a quella della Central Bank Of Lybia che ha 4,98%. In tutto il paese di Gheddafi, che tra un affare e l’altro converte giovani hostess italiane all’Islam, detiene il 7,5% della banca. Mosse di cui il presidente Rampl e' stato tenuto allo scuro, mentre Profumo si e' difeso affermando di non essere stato lui a sollecitarne la crescita.[MORE]
La mina e' esplosa, proprio nel vivo della riorganizzazione per la Banca Unica e delle trattative con i sindacati sui 4.700 esuberi.
Spuntano già i nomi dei possibili sostituti di Profumo: Gianpiero Auletta Armenise (gia' alla guida di Ubi Banca) a Matteo Arpe, ex numero uno di Capitalia ora a Banca Profilo, da Fabio Gallia, a Claudio Costamagna.
Nell'incertezza il titolo in borsa per il 3,2%