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Rivceviamo e pubblichiamo
20 NOVEMBRE 2015 - Ormai è noto che la Calabria necessita della massima attenzione da parte della politica nazionale. A disagi straordinari occorre rispondere con interventi straordinari. L'entità del danno richiede interventi radicali e non soluzioni tampone. [MORE]
Creare massa critica è un modo per attuare risposte di rottura all'inesorabile declino cui la regione si ritroverà a far fronte tra qualche anno in assenza di shock strutturali. La massa critica deve essere creata ovunque. In ogni dove. Diventa cruciale condividere un obiettivo e ricercare momenti di sintesi per proporlo e perseguirlo. Al contrario, agire e camminare in solitudine non serve a nessuno, poiché si disperdono energie, magari funzionali solo a interessi di nicchia.
Ecco la proposta di rottura.
Sarei ben felice di vedere tutti i parlamentari calabresi seduti attorno ad un tavolo per redigere un documento centrato su tre/quattro obiettivi strategici per l’economia della Calabria da sottoporre all'attenzione del Governo nazionale e da finanziare con interventi di politica nazionale (senza toccare i fondi del programmazione comunitaria, che servono a ben altro). Una sorta di "Patto per la Calabria". Da realizzare subito e da finanziare con fondi ordinari statali.
Si tratterebbe di un'operazione di estrema utilità collettiva, poiché alzerebbe il livello della contrattazione con Roma, aumentando la probabilità di successo di una rivendicazione collettiva. Supererebbe i personalismi degli attori della politica locale. Aumenterebbe la fiducia della rappresentanza politica. Accelererebbe la diffusione dell’idea della social accountability. Veicolerebbe il messaggio che la Calabria non è frastagliata, ma coesa. Contribuirebbe a far cambiare l'idea che la Calabria non è un peso, ma un'opportunità per il paese. Servirebbe a riempire di contenuti le vuote parole del MasterPlan.
Invito, pertanto, Enza Bruno Bossio, Nico Stumpo, Demetrio Battaglia, Diamante Ernesto Magorno, Brunello Censore, Nicodemo Oliverio, Stefania Covello, Ferdinando Aiello, Franco Bruno, Jole Santelli, Dorina Bianchi, Rosanna Scopelliti, Pino Galati, Roberto Occhiuto, Dalila Nesci, Sebastiano Barbanti, Federica Dieni, Paolo Parentela, Antonio Gentile, Nico D'Ascola, Piero Aiello, Demetrio Arena, Marco Minniti, Doris Lo Moro, Francesco Molinari, Nicola Morra a farsi promotori dell'iniziativa - valutando l'opportunità di superare gli steccati della politica - e di creare un fronte unito contro le disattenzioni del Governo nazionale verso la Calabria.
Questo sarebbe un vero esempio di partecipazione attiva e di innovazione sociale. Una radicale innovazione rispetto al passato che è costellato da una miriade di annunci “individuali” tanto banali quanto non credibili.
Notizia segnalata da (Economista, UniCal)