Estero

Ungheria, in migliaia nelle piazze contro la legge bavaglio

 BUDAPEST, 24 OTTOBRE 2011-Una data simbolica, questo 23 ottobre, che sembra ricordare quel giorno in cui, nel 1956, in pieno regime comunista, la gente scendeva nelle piazze, per un "socialismo dal volto umano"; sono passati decenni, eppure oggi, oltre sessantamila cittadini ungheresi si sono riversati nelle strade, per protestare in nome della libertà di stampa, contro la legge bavaglio voluta dal premier Viktor Orban.[MORE]

Una manifestazione pacifica, fortemente voluta da chi si ribella alla svolta autoritaria che sta prendendo piede nel Paese, tranquillamente ignorata dallo stesso premier, al vertice di Bruxelles, e ostacolata con tutti i mezzi dalle autorità.

Oscurate telecamere di ogni tipo, persino quelle per il controllo del traffico, accesso difficile, se non impossibile, ai siti di informazione indipendente; nonstante tutto, però, il corteo è stato più nutrito che mai, e si è snodato per ore nelle vie della capitale, a suon di slogan e striscioni, mentre, simbolicamente, gli organizzatori distribuivano tessere stampa.

La manifestazione è stata organizzata online, tramite passaparola, per dire no a quell'autorità di controllo istituita sui media, che punisce ogni critica a colpi di censura e multe pesantissime; ma si parla anche di contrastare quei provvedimenti che hanno quasi annullato l'autorità giudiziaria, riscritto la costituzione in maniera autoritaria, varato una vastissima purga nelle amministrazioni pubbliche, nelle scuole e nelle università.

Perchè l'Ungheria non è morta, urlano i manifestanti; e questo governo, ai cittadini, non piace.

Simona Peluso