Estero
Ungheria al voto per le amministrative. A chiusura delle urne vince l'astensionismo
BUDAPEST, 12 OTTOBRE 2014 - L’Ungheria al voto per il rinnovo delle amministrazioni cittadine. Sono più di 8 milioni i cittadini magiari aventi diritto al voto, più i 241mila votanti appartenenti alle minoranze etniche.
Dalle 6 di questa mattina fino alle 19, urne aperte per esprimere la propria preferenza. È la terza volta quest’anno che l’Ungheria va a votare dopo le elezioni politiche e le europee. Alle 17.30 la percentuale di votanti in tutto il paese è stata del 39, 82%.
Ancora presto per i dati ufficiali ma di certo rispetto alle precedenti elezioni del 2010 la percentuale di votanti, allora fu del 41,77%, sarà non soltanto inferiore ma anche la peggiore negli ultimi 20 anni. Basti pensare che nella seconda città d’Ungheria per densità di abitanti, Debrecen, la percentuale finale di votanti ha superato di poco il 25%. Un dato questo che non lascia molte speranze alle ambizioni della sinistra ungherese chiamata a non subire l’ennesima sconfitta dal Fidesz, primo partito indiscusso in Ungheria del quale il premier Viktor Orbán è il leader.[MORE]
Riflettori puntanti naturalmente sulla capitale, Budapest, dove la percentuale di votanti alle 17.30 è stata del 37,34% e quella finale attorno al 38%. Il candidato Fidesz, István Tarlós, sindaco uscente, è l’uomo da battere. A sfidare Tarlós, con poche speranze di sovvertire un risultato che sembra già scritto, vi sono altri 3 candidati: Lajos Bokros, conservatore appartenente al MoMa – Movimento per un’Ungheria Moderna, Antal Csárdi, candidato dei verdi-liberali di LMP e Gábor Staudt, appartenente allo Jobbik, partito di estrema destra che alle recenti elezioni politiche è stato il secondo partito. Poco rappresentata la sinistra ungherese con il ritiro all’ultimo minuto del candidato socialista Ferenc Falus (MSZP).
(Immagine da hvg.hu)
Giovanni Maria Elia