Salute
Una nuova terapia per la cura della leucemia linfatica cronica
MILANO 16 FEBBRAIO 2016 - Novità per gli affetti da Leucemia linfatica cronica. Questa è la forma di leucemia più diffusa nei paesi occidentali e affligge in maggioranza il sesso maschile. Si diffonde a partite dalla quinta decade di età e trova il picco nell'ottava decade: pertanto è definita "la leucemia dell'anziano".
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Un gruppo di ricercatori dell'Ospedale San Raffaele di Milano, ha scoperto una nuova terapia per la cura della malattia. I ricercatori hanno compreso la causa della crescita delle cellule malate, alimentate da microfagi, cellule che normalmente difendono l'organismo dalle infezioni. Secondo lo studio condotto, è possibile intervenire sulla patologia mediante un approccio basato sull'eliminazione selettiva dei macrofagi coinvolti nel processo e in un depotenziamento della loro azione realizzato grazie all'inibizione della molecola CSF1R. In questo modo diminuirebbe la portata dell'azione esercitata dai macrofagi sulle cellule sane e si ridurrebbero le modalità sulla diffusione del tumore del sangue, consentendo di giungere a una terapia molecolare efficace ad impedire alla patologia di trovare alleati all'interno del sistema immunitario.
"L’eliminazione selettiva dei macrofagi tramite l’inibizione della molecola CSF1R, presente sulla superficie di queste cellule, è in grado di migliorare la sopravvivenza in modelli sperimentali, senza causare effetti collaterali”, ha osservato Giovanni Galletti.”La speranza dei ricercatori è quella che in un futuro prossimo i pazienti affetti da tali patologie possano beneficiare di questi nuovi approcci terapeutici”.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Call Reports ed è stato finanziato dall’ Associazione italiana per la ricerca contro il cancro (Airc).
(fonte immagine: tgcom24)
Sara Ferramola