Estero
Una cura per l'omosessualità
Roma, 4 giugno - Che fosse considerata anormale, accettabile. Ma adesso l'omosessualità è malattia, curabile tra le altre cose con cure omeopatiche. Ha scatenato rabbia e polemiche l'articolo intitolato Con l’omeopatia contro l’omosessualità pubblicato sul magazine online Telepolis. L'occasione è il lancio da parte dell'associazione dei medici cattolici tedeschi (BKA) di una terapia rivolta ai gay e alle lesbiche.[MORE]
La cura omeopatica può essere acquistata direttamente sul sito web dell'associazione BKA. Il presupposto è che l'omosessualità non è di per sé una malattia, ma un'inclinazione raddrizzabile con vari trattamenti. La terapia è quindi un mix di cure omeopatiche, psicoterapia e consigli religiosi. Ad esempio tra le terapie omeopatiche più controverse l'associazione consiglia la prescrizione di «globuli», piccole pillole che contengono per lo più zucchero: "Sappiamo di numero persone con inclinazioni omosessuali che si trovano in difficoltà e soffrono molto - dichiara Gero Winkelmann, direttore dell'associazione, in una lettera spedita al settimanale tedesco Der Spiegel - Se qualcuno è infelice, malato o si sente in difficoltà, deve sapere che noi possiamo aiutarlo".
Secondo Winkelmann, che sottolinea come l'iniziativa non vuole né ferire né mettere sotto pressione la comunità gay, esiste una ampia e affermata letteratura medica e scientifica che conferma la tesi che l'omosessualità può essere curata. Il professore cita testi di psicoterapia, filosofia e teologia quindi «l'insegnamento della Chiesa cattolica, le Sacre Scritture e gli studi omeopatici di Samuel Hahnemann», il medico tedesco vissuto tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo, ritenuto il fondatore della medicina alternativa chiamata omeopatia. Sul sito dell'associazione dei medici cattolici compare anche la testimonianza di un omosessuale tedesco che ringrazia la BKA perché la cura può dare una speranza a tutti i gay che soffrono per le proprie inclinazioni sessuali.
Ma la federazione delle lesbiche e dei gay tedeschi (LSVD) ha giudicato l'iniziativa un insulto, e ha affermato che ancora una volta i membri della comunità cattolica si dimostrano omofobi e confermano di non avere alcun rispetto per gli omosessuali. Dopo aver precisato che i più importanti studi scientifici affermano che l'orientamento sessuale si manifesta già dall'infanzia, i membri dell’LSVD dichiarano che non è possibile alterare con falsi medicinali le proprie inclinazioni sessuali: "Quest'iniziativa è davvero pericolosa - sbotta Renate Rampf, portavoce dell'associazione gay - Essi usano le insicurezze dei giovani omosessuali e bisessuali e soprattutto quelle dei loro genitori. Queste ridicole soluzioni terapeutiche sono pericolose perché posso essere destabilizzanti". Quindi, dopo aver ricordato che l’Organizzazione mondiale della sanità ha rimosso l’omosessualità dal codice delle malattie internazionali solo nel 1993, dichiara con amarezza: "Il diciannovesimo secolo per gli omosessuali è già finito con novanta anni di ritardo".
Caterina Gatti