Cronaca
Una bimba si sostituisce ai politici dicendo come far decollare il turismo
01 SETTEMBRE 2011 All’uscita dall’aeroporto di Lamezia Terme una bimbetta chiede: mamma, perché e tutto sporco qui? Perchè non puliscono? Io ero sul marciapiede, in attesa di un parente da Milano, quando esce una mamma con figlioletta al seguito. Ma ero vicino pure all’immancabile cumuletto di rifiuti circondato da cicche di sigarette ed alla bambina é subito balzato agli occhi il lerciume sparso a terra.[MORE]
L’aeroporto di Lamezia è una realtà importantissima, un traghettatore di flussi turistici da tutto il mondo che ha raggiunto i due milioni di passeggeri. Il debolissimo sistema industriale (eufemisticamente lo definiamo sistema industriale) può trarre grande vantaggio da queste presenze attivando tutta una serie di circoli virtuosi che, dall’aumentata richiesta di beni, passando attraverso il reinvestimento di capitali freschi (se l’imprenditore consegue una maggior domanda di beni sarà invogliato ad effettuare nuovi e/o maggiori investimenti) porta al tanto desiderato miglioramento delle condizioni di occupazione.
La frase della bimbetta, dall’inflessione settentrionale, deve farci riflettere ed agire con grandissima prontezza. Contiene la critica costruttiva, “perché é tutto sporco qui?” e la ricetta per la soluzione del problema, “perché non puliscono?”.
Dobbiamo fornire una piccola ma fondamentale precisazione, pulire costa, mantenere pulito oltre che gratuito è l’imperativo base di una popolazione che voglia fare turismo ma deve essere anche e soprattutto il caposaldo degli spot e della comunicazione della Regione.
E intanto cosa dobbiamo fare, sperare che i turisti rimangano al chiuso nei recinti dei villaggi e non se ne vadano in giro per non restare inorriditi? Ma nel percorrere il tragitto che li conduce al villaggio lo spettacolo da film horror è assicurato grazie agli incivili e, dobbiamo dirla tutta, all’assenza di controlli. Le aree di emergenza si presentano tutte nello stato come si vede nella foto: è raccapricciante. E’ così che vogliamo dare degna accoglienza ai turisti che ci vengono ad onorare e che con i loro flussi finanziari possono dare un contributo reale che può e deve essere decisivo nel traghettarci fuori dalla palude della depressione economica? Queste persone sono abituate alla normalità, al rispetto dell’ambiente e delle regole non dobbiamo far loro storcere il naso. Quella bimba vivrà e trasmetterà ad amici e parenti la sensazione della stridente contraddizione di luoghi dalle mille bellezze in un mare di rifiuti. La terra che è stata il faro della cultura dell’umanità può continuare a mortificare se stessa, può continuare a respingere l’abbraccio dei suoi figli, a milioni costretti all’abbandono? (natale cuzzola)