InfoOggi Cinema

Una Barcellona come non l'avete mai vista prima

BARCELLONA, 25 OTTOBRE 2011- Una città, due bandiere differenti, gli stessi colori. È così che Alberto Diana propone un tema difficile sottoforma di documentario, interamente scritto diretto e montato da egli stesso. Comprendere i contrasti e le similitudini di una città affascinante e schizofrenica come la capitale della Catalogna non è certamente facile. [MORE]

E probabilmente non lo è nemmeno per lui, il regista, che lì ci ha vissuto per ben due volte, la prima come studente Erasmus e la seconda come beneficiario di una borsa per un tirocinio presso il Centro Linguistico dell’Università di Barcellona.

“Barcelona en dos colors” è un progetto nato grazie alle evoluzioni del caso e alla capacità di tre giovani di sapersi immergere nella storicità di due eventi molto particolari, immediatamente consecutivi uno all’altro. Dopo che il Tribunal Constitucional rifiuta lo Statuto Autonomo della Catalogna, in città impazza la protesta indipendentista. Nel mentre, la nazionale spagnola di calcio conquista la finale dei mondiali. Indipendenza e calcio. Cosa sarà accaduto in quei giorni di luglio dello scorso anno?

Alberto Diana, classe 1989, studente di Storia presso l’Università di Cagliari, ci presenta uno scenario che è esattamente lo stesso: la piazza, la folla, la speranza, le bandiere. A cambiare sono gli attori, le tifoserie, le lingue. Già, perché Barcellona è molto gelosa della sua lingua, il catalano. E il regista, non sottovalutando affatto questo aspetto, realizza l’intero film doppiandolo in lingua catalana. Si tratta di una produzione indipendente, conseguita coi pochi mezzi a disposizione ma con tanta voglia di raccontare.

Al momento il documentario non è stato ancora presentato ufficialmente, ma è possibile vedere un gustoso trailer tramite il seguente link: http://www.youtube.com/watch?v=Ppu0NP38Xp4. Per maggiori info consultare la pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/Barcelona-en-dos-colors/230878650292934.


(notizia segnalata da Martina Marongiu)