Cultura e Spettacolo

Un viaggio dalla musica antica a quella contemporanea all’ Uniter di Lamezia

LAMEZIA TERME (CZ) 16 FEBBRAIO - L’Uniter di Lamezia Terme, presieduta da Italo Leone, ha ospitato nella sua sede operativa lo Stark Duo, composto dai maestri Francesco Luca Laganà e Paolo Isabella della Scuola di Chitarra Liuto di Lamezia Terme, che si sono esibiti  in un concerto di chitarra alla presenza di un numerosissimo pubblico. La vicepresidente Costanza Falvo D’Urso, prima dell’inizio della manifestazione musicale, ha presentato i due giovani artisti elogiando la loro determinazione  nel volere fare qualcosa di propria iniziativa  senza aspettare l’intervento di qualcuno sia  enti che istituzioni ottenendo già lusinghieri consensi nel panorama musicale regionale. Per  i giovani musicisti quest’ultimo concerto rappresenta la ripresa della loro attività concertistica  che spazia dalla musica antica a quella contemporanea. In questa occasione il Duo ha proposto  dei brani che ripercorrono la storia della musica  classica in tutte le sue definizioni attraverso periodi e generi differenti premurandosi di far precedere ogni esecuzione da una breve introduzione sui brani proposti, sugli autori e sui periodi storico-misicali di appartenenza al fine, appunto,  di rendere più piacevole l’ascolto e la comprensione dei testi in oggetto. I due musicisti hanno evidenziato per tutta la durata del concerto professionalità e interiorizzazione delle musiche eseguite oltre che una perfetta sintonia di espressione sonora nel rispetto delle proprie pecularietà artistiche.

Il concerto è stato suddiviso in due parti: la prima ha compreso  l’esecuzione di  tre brani della tradizione chitarristica più classica:  “My Lord Willoughby’s Welcome Home” di John Dowland, una danza medievale, limpido esempio di musica da corte, molto in voga nei salotti più nobili del XVI secolo; “Variazioni su un tema favorito” di Anton Diabelli, un tema molto celebre nel repertorio strumentale, di stampo prettamente romantico, in cui l’autore austriaco dà prova di grande maturità compositiva; “Rondò”, una danza classica di autore anonimo nella quale è stato possibile apprezzare la ricerca di continui fraseggi e dialoghi espressivi tra i due esecutori.  La seconda parte del programma ha invece visto come protagonisti componimenti di autori contemporanei, nati nel secondo dopoguerra, che si sono cimentati con la scrittura per chitarra classica: “Trois climats” di Francis Kleynjans, una mini Suite in tre tempi nella quale l’autore francese  fornisce un’ottima prova di descrittivismo musicale in un susseguirsi di emozioni contrastanti e sensazioni differenti; “Milonga” di Jorge Cardoso, brano che è diventato ormai un must della chitarra classica contemporanea. «Cardoso, compositore e chitarrista argentino, - ha chiarito il maestro Isabella - porta avanti la grande tradizione chitarristica sudamericana, sviluppatasi grazie a precursori come Agustín Barrios, Heitor Villa-Lobos e Manuel Ponce, dai quali Cardoso trae ispirazione per le linee melodiche delle sue composizioni».  Stupenda si è rivelata la conclusione del concerto dominata  da   un excursus nella musica più moderna, attraverso una rivisitazione di due celebri brani dei Beatles, grazie ad arrangiamenti in grado di trasportare sulle due chitarre le sonorità e le melodie della celebre band di Liverpool. «Anche grazie a questa strutturazione tripartita – ha spiegato il maestro Laganà- noi ci poniamo  l’obiettivo, attraverso le sue esibizioni, di rappresentare le possibilità e le potenzialità artistico espressive della chitarra classica, portando avanti l’idea che lo strumento debba essere diffuso tra il pubblico in maniera il più possibile capillare. Ed è questo che ci spinge ad esibirci il più possibile per poter  suscitare interesse e creare partecipazione intorno alla musica e alla cultura, coinvolgendo il più possibile giovani e giovanissimi».

Foto: Duo Laganà-Isabella

Lina Latelli Nucifero