Cultura e Spettacolo
Un vero trionfo per il Balletto Nazionale della Georgia
24 DICEMBRE 2015 - Un vero trionfo per il Balletto Nazionale della Georgia esibitosi al Teatro Comunale Grandinetti di Lamezia Terme con uno strabiliante repertorio coreografico che ha infiammato gli animi di almeno 500 spettatori, tra cui molti giovani, manifestando il proprio consenso con continui e calorosi applausi per tutta la durata dello spettacolo. I 48 ballerini, che formano il Balletto Nazionale della Georgia, considerato dalla critica internazionale tra i più coreografici del globo e definito l'ottava meraviglia del mondo, è tornato ad esibirsi a Lamezia dopo 10 anni di silenzio per raccontare con grazia e vigore la storia e le radici del popolo georgiano. [MORE]
L’ incipit a sipario aperto ha messo in mostra una piccola orchestra sul fondo del palco per non intralciare lo spazio della danze e per ricreare magnificamente l’atmosfera folkloristica con musiche dal vivo di grande effetto emotivo. Fin dai primi passi di danza il pubblico si è immerso nelle storie georgiane proposte, quasi mitiche ed eccezionali, raccontate dalla virile eleganza dei ballerini e dalla delicata raffinatezza delle ballerine in quasi due ore durante le quali sono state messe in luce le loro peculiarità artistiche sia con un passo a due dove la velocissima camminata sulle punte sembrava fare aleggiare i danzatori e sia con un passo a sei solo maschile, dove figure soldatesche si sono cimentate in evoluzioni virtuosistiche , quasi circensi, eseguendo con precisione una sorta di addestramento da vero plotone.
Di estrema professionalità l’esibizione delle donne, a volte guerriere e coraggiose, sintesi affascinante di potenza e di grazia, avvolte in costumi di tessuti pregiati e abbelliti da sfarzosi gioielli atti ad esaltare i movimenti del corpo. Una caratteristica sono stati gli stivali dei ballerini, alti, aderentissimi e adatti alla realizzazione delle più difficili performance quali salti vertiginosi, piroette da capogiro e vorticosi giri nell’aria terminanti sul pavimento sulla resistenza dei soli stinchi o del collo del piede. Una fisicità bruta, eccitante da coinvolgere gli spettatori in sala, specie i giovani. che ad ogni virtuosismo hanno applaudito con fragorosa acclamazione. Affascinanti le danze delle tre regine dagli abiti scintillanti che, componendo svariate pose rigide, hanno suscitato indicibili emozioni e rese ancora più sfavillanti dalle luci calde e dorate. Sono stati raccontati altri segmenti del folklore caucasico come quello del rito del matrimonio, celebrato da danze raffinate e rispettose attestate dalle lunghe maniche dei vestiti per evitare il contatto peccaminoso, l’alcova misteriosa e lussureggiante e la rappresentazione ironica e gestuale di un gruppo di gendarmi intenti a dimostrare le proprie abilità tecniche.
Lina Latelli Nucifero