Cronaca
Un quindicenne autore del rogo di agosto? Castellaneta sotto choc
CASTELLANETA (TA) - Drammatica svolta nelle indagini sul rogo della palazzina di Castellaneta (Taranto) in cui, nella notte tra il 27 ed il 28 agosto, persero la vita il pensionato 71enne Giuseppe Di Turo e sua figlia Francesca, di appena 5 anni.
Sarebbe stato un ragazzino quindicenne ad aver appiccato le fiamme per dissidi avuti con la famiglia della vittima: è quanto emerso dagli interrogatori nella locale caserma dei Carabinieri che hanno anche ascoltato un amico del minorenne, ritenuto complice della sciagurata azione criminale.[MORE]
L'accusa è di incendio doloso, omicidio colposo e danneggiamento per un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze ben più tragiche se la moglie e l'altrofiglio del Di Turo non fossero riusciti a mettersi in salvo: la donna lanciandosi dal balcone ha riportato diverse fratture oltre ad ustioni sul 40% del corpo mentre il figlio di 10 anni, messo in salvo dal padre, ne è uscito in stato di choc ma sostanzialmente indenne.
L'altra figlia di 7 anni era invece a casa di parenti a Ginosa Marina.
In paese ci si chiede cosa abbia scatenato la furia omicida e se davvero l'intenzione fosse quella di uccidere oppure semplicemente dimostrare l'astio – già peraltro emerso dall'incendio dello scooter della vittima, solo pochi giorni prima - in una sorta di azione di forza finita male, partita con il lancio di uno staccio imbevuto d'alcool verso il balcone dell'appartamento in via Aldo Moro.
La famiglia di Giuseppe Di Turo era povera e viveva di stenti, aiutata talvolta da interventi della Caritas e del Comune: lui, operaio dell'Ilva in pensione, si era risposato una dozzina d'anni fa con Lucia Di Napoli, 37 anni, dalla quale aveva appunto avuto tre figli.
In questo clima di degrado si è consumata la tragedia che assume i contorni di una vendetta personale da parte del ragazzino quindicenne nei confronti delle povere vittime.
I vigili del fuoco del Nia di Roma (Nucleo investigativo antincendio) hanno messo assieme i pezzi di un inquietante puzzle: il rogo del motorino, un altro atto vandalico contro la cantina dei Di Turo e l'aggressione che avrebbe subito la moglie della vittima.
Castellaneta è – ovviamente – sotto choc.
[nella foto di Luca Turi, la palazzina di Castellaneta in cui è avvenuta la tragedia]