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Un Parma da favola batte la Juventus. La Lazio vince ancora ed è seconda. Roma, altro pari a Torino
PISA, 12 APRILE 2015 - I bianconeri si fanno sorprendere dagli emiliani e cadono dopo 21 giornate. La Lazio continua a volare e supera la Roma che si fa fermare sull’1-1 dal Torino. Tornano alla vittoria Napoli e Inter. [MORE]
La 30 giornata di Serie A segna il tonfo della Juventus sul campo del Parma e, soprattutto, il sorpasso della Lazio ai danni della Roma. Dietro il Napoli torna alla vittoria con un netto 3-0 su una Fiorentina irriconoscibile. Stesso risultato per l’Inter di Mancini al Bentegodi con l’Hellas Verona mentre nel posticipo di domenica sera, Milan e Sampdoria non vanno oltre l'1-1.
Nell’anticipo del Tardini dunque, clamoroso tonfo della Juventus con il Parma. I bianconeri, con una formazione molto rimaneggiata, giocano una brutta partita e permettono alla squadra di Donadoni di togliersi una grandissima soddisfazione in un’annata segnata dai noti problemi societari. Dopo un primo tempo in cui costruisce un paio di occasioni pericolose, la squadra di Allegri gioca una seconda frazione di gioco a ritmi molto lenti e permette a Jose Mauri di punirla in contropiede. Il centrocampista gialloblu, al 60’, sfrutta una bella palla di Belfodil per mettere la palla alle spalle di Storari. La Juventus è apparsa totalmente fuori partita, con la testa forse già al quarto di finale di Champions League con il Monaco. Nell’altro anticipo delle 18, il Genoa affonda il Cagliari con le reti di Niang e Iago Falque. La squadra di Zeman può recriminare per i tre legni colpiti nel primo tempo sul risultato di 0-0, in cui avrebbe senza dubbio meritato il vantaggio. Nella ripresa i sardi sono apparsi in calo fisico e allora la squadra di Gasperini ha chiuso la pratica nel giro di sei minuti, tra il 52’ e il 58’, con i due giovani attaccanti. Il Cagliari dice probabilmente addio alle ultime speranze di salvezza visti gli otto punti di svantaggio dall’Atalanta quartultima.
Alle 20.45 una grande Inter batte nettamente l’Hellas Verona al Bentegodi. I nerazzurri vanno in vantaggio già all’11’ con Icardi che sfrutta una dormita della difesa gialloblu per battere il rientrante Rafael. La squadra di Mandorlini non riesce a rendersi pericolosa e anzi va vicina a subire il secondo gol quando Brozovic si inserisce da dietro e con un diagonale di destro sfiora il palo. Nella ripresa Palacio, servito dal solito Icardi, firma il raddoppio che da un po’ di tranquillità alla squadra di Mancini e addirittura va vicino al tris quando colpisce il palo su assist dell’ottimo D’Ambrosio. Al 77’ Toni avrebbe la possibilità di riaprire tutto quando Tagliavento concede un rigore generoso per un presunto fallo di Vidic ai danni di Greco. Handanovic però si dimostra ancora una volta implacabile a fermare i gli avversari che si presentano dal dischetto e para il quarto rigore stagionale sui cinque tirati. Al 92’ arriva anche lo sfortunato autogol di Moras che chiude la partita con un netto 3-0 in favore dell’Inter. Per Mancini però brutte notizie in vista del derby di domenica prossima viste le ammonizioni di Brozovic e Guarin, entrambi diffidati.
Così come per il Cagliari, anche la sconfitta del Cesena sembra chiudere definitivamente i giochi per quanto riguarda la corsa alla salvezza. A decidere il match delle 12.30 con il Chievo, ci pensa un gol di Pellissier, che raggiunge quota 90 in Serie A come Van Basten e Zola, a otto minuti dalla fine, permette alla squadra di Maran di poter festeggiare con largo anticipo la permanenza in Serie A e di mandare all’inferno i romagnoli. Il gol infatti, arriva nel momento in cui Di Carlo si gioca il tutto per tutto mettendo in campo quattro punte contemporaneamente e sbilanciando, troppo, la propria squadra. Alle 15 l’Atalanta batte il Sassuolo e trova la prima vittoria dopo il cambio di panchina e sembra mettere la parola fine ai sogni di rimonta delle inseguitrici. Nei giorni prima della partita, Reja sperava nel ritorno al gol di Denis che si è fatto trovare pronto all’appuntamento e con la sua doppietta regala tre punti fondamentali ai nerazzurri. La partita si sblocca al 42’ quando l’attaccante argentino si fa trovare smarcato a centro area e con una meravigliosa sforbiciata fulmina l’ex Consigli. Nella ripresa Di Francesco manda in campo Zaza, escluso eccellente, e i neroverdi trovano il pareggio al 59’ con una bella cavalcata di Berardi, che arriva al limite dell’area e trafigge Sportiello. Passano solo cinque minuti e un fallo ingenuo di Brighi manda Denis dal dischetto con l’attaccante argentino che non sbaglia e realizza la doppietta personale che vale la vittoria.
Torna alla vittoria dopo sei giornate il Palermo, sul campo dell’Udinese. I friulani sono alla seconda sconfitta consecutiva, dopo quella nel recupero con il Parma, e hanno vinto una sola partita delle ultime nove. Ora Stramaccioni si gioca la riconferma per la prossima stagione dato che il presidente Pozzo sembra averne messo in discussione il futuro. I rosanero archiviano la pratica già nel primo tempo con i gol di Lazaar, al 15’, e quello di Rigoni, al 21’. I bianconeri appaiono senza idee e vanno più volte vicini a subire il terzo gol già nella frazione di gioco con Dybala e Vazquez a creare scompiglio. Il gol che chiude la partita arriva nella ripresa, al 66’, con il bulgaro Chochev che su cross di Rispoli batte il portiere bianconero. All’81’ Di Natale firma l’1-3 che però non riapre la partita ma gli regala l’ennesima gioia personale. Vittoria schiacciante anche per il Napoli, che schianta 3-0 la Fiorentina nella sfida tra le deluse della settimana di Coppa Italia. La squadra di Benitez entra in campo concentrata e pronta a rispondere alle critiche arrivate in questi giorni da stampa, tifosi, e dal proprio presidente. Il risultato si sblocca al 23’ con un gran tiro a giro di Mertens che beffa Neto. Dieci minuti dopo grandissimo tiro di Higuain che sbatte sotto la traversa e rimbalza dietro la linea di porta ma nè l’arbitro né il giudice di linea vedono e il risltato rimane invariato. Nella ripresa sono ancora gli azzurri a fare la partita e trovano il raddoppio a venti minuti dalla fine con il neo entrato Hamsik, servito splendidamente da Callejon. La partita si chiude definitivamente al 90’ quando Insigne serve lo stesso attaccante spagnolo che si fa trovare libero sul secondo palo e ritrova un gol che mancava dal 6 gennaio.
Le due partite più importanti di giornata, Torino – Roma e Lazio – Empoli, hanno regalato alla squadra di Pioli il sorpasso in classifica ai danni dei cugini. I biancocelesti sembrano non risentire dell’impegno infrasettimanale e in 45’ minuti chiudono la partita. Sblocca, dopo appena 4’, Mauri su cross di Cavanda. La squadra di Sarri non riesce ad impensierire la porta difesa da Berisha, che sostituisce l’infortunato Marchetti e al 31’c'è il raddoppio dei padroni di casa con Klose, che raccoglie un altro cross dell’esterno destro e di testa batte ancora Sepe. A un minuto da duplice fischio dell’arbitro, Candreva realizza un gran gol con un destro dalla distanza che sorprende l’estremo difensori dei toscani e firma il 3-0. Nella ripresa arriva anche il 4-0 di Felipe Anderson, che sfrutta una bella azione solitaria di Klose per firmare il poker e trasformare gli ultimi minuto in un allenamento, nonostante l’inferiorità numerica dovuta all’espulsione di Novaretti. All’Olimpico di Torino intanto, la Roma si fa rimontare dalla squadra di Ventura e perde momentaneamente il secondo posto. Dopo un primo tempo piuttosto equilibrato, i giallorossi trovano il vantaggio con un rigore realizzato da Florenzi al 57’ dopo un fallo dubbio su De Rossi. Il tecnico dei granata inserisce Maxi Lopez per cercare il pareggio e l’attaccante argentino trova l’1-1 al 64’ dopo una bella azione di Vives che gli regala un assist al bacio. Nel prossimo turno la Lazio sarà di scena allo Juventus Stadium mentre la Roma ospiterà un’Atalanta un po’ più tranquilla dopo la vittoria di oggi.
In serata bella partita a San Siro tra Milan e Sampdoria. Il primo tempo non offre grosse emozioni ma il ritmo si mantiene alto con la squadra di Miahajlovic che rimane compatta e pronta a ripartire ad ogni minimo errore dei padroni di casa. Nella ripresa il match si vivacizza e i blucerchiati trovano il vantaggio al 58’ con Soriano dopo un passaggio filtrante di Eto’o. La Sampdoria sembra padrona del campo ma la squadra di Inzaghi trova il pareggio, in maniera abbastanza fortuita, al 76’ quando, su un calcio d’angolo, un innocuo tiro di De Jong viene reso imparabile dalla deviazione di Duncan che spiazza Viviano. Il gol cambia la partita con i padroni di casa a spingere con il neo entrato Suso sulla fascia destra. A dieci dalla fine, l’ex Liverpool prova il sinistro a giro che si ferma sul palo con il portiere doriano pietrificato. Il risultato però non cambia e il match finisce con un pareggio che non accontenta proprio nessuno dato che il Milan perde la chance per avvicinarsi all’Europa League e la Samp quella di rimanere attaccata al sogno di raggiungere il terzo posto.
Parma | Juventus | 1-0 |
Genoa | Cagliari | 2-0 |
H. Verona | Inter | 0-3 |
Cesena | Chievo | 0-1 |
Udinese | Palermo | 1-3 |
Lazio | Empoli | 4-0 |
Torino | Roma | 1-1 |
Atalanta | Sassuolo | 2-1 |
Napoli | Fiorentina | 3-0 |
Milan | Sampdoria | 1-1 |
Juventus | 70 | Palermo | 38 | |
Lazio | 58 | Sassuolo | 35 | |
Roma | 57 | Chievo | 35 | |
Napoli | 50 | Udinese | 34 | |
Fiorentina | 49 | Empoli | 33 | |
Sampdoria | 49 | H. Verona | 33 | |
Torino | 43 | Atalanta | 29 | |
Milan | 42 | Cesena | 23 | |
Inter | 41 | Cagliari | 21 | |
Genoa* | 41 | Parma (-3)* | 16 |
* una partita in meno
Giuseppe Sanzi