Cronaca
Un nuovo stradario cancella i toponimi italiani
Bolzano 26 maggio 2011 - Cancellati, con l’approvazione di un nuovo stradario, nuomerosi toponomi italiani, sostituiti da altri linguisticamente scorretti (piazza Dominicani, Strada Oltradige) o dedicati a personaggi quasi esclusivamente del mondo tedesco; succede ad Appiano, in provincia di Bolzano, dove in consiglio comunale passa con larghissima maggioranza la linea dell’Svp, che appoggia i lavori di una commissione presieduta dall’assessore Wally Kössler Thaler nel quale non c’era un solo italiano.[MORE]
Nessuno della minoranza linguistica, precisano dal comune, avrebbe voluto entrare a far parte della commissione, il cui presidente si dichiara soddisfatto del risultato, definito una vittoria storica frutto di un lavoro di più di trent’anni. Unico astenuto, il consigliere Dal Prà di Appiano Democratica si dice assolutamente in favore di una ridiscussione dell’intera materia in aula, approvata troppo frettolosamente e senza alcun intervento del Pd o del Pdl (assente) per “limitare il danno”.
La scelta dei nuovi nomi è stata fatta sulla base di liste proposte da alcune associazioni di lingua tedesca, tra cui spiccano personaggi che hanno scritto la storia del paese (Fritz Dellago, sindaco nel dopoguerra, o Franz Mayer, pioniere del turismo tanto per citarne due). Curioso che Maria Teresa d’Austria mantenga il titolo di “kaiserin” anche nella traduzione italiana; cambiamento notevole per piazza Alberto Magno, che diventerà piazza Dominicani, mentre la via che porta a Caldaro è stata ribattezzato Überetscher Strasse, "Strada Oltradige" (una sola parola) nella versione della lingua della comunità di minoranza.
Si sarebbe cercato, dicono, di puntare su toponimi più legati al territorio, e più utilizzati dalla popolazione (quindi in lingua tedesca). Il sindaco Wilfried Trettl, ha assicurato poi una rapida correzione degli errori, ma avrebbe ammesso di non aver seguito i lavori, essendo stata nominata una commissione ad hoc solo per preparare il nuovo stradario.
Simona Peluso