Un giornalista straniero come direttore di testata? Ora si può

domenica 1 luglio, 2012

ROMA, 01 LUGLIO 2012 – L'Ordine nazionale dei giornalisti ha preso una decisione: sarà possibile, per un giornalista straniero, diventare direttore di una testata del bel paese. Ad annunciarlo alla Fnsi il direttore dell'Odg Enzo Iacopino. Questa rappresenta una vera vittoria per l'Ansi, l'associazione nazionale stampa interculturale rappresentativa di quei "nuovi italiani" che lavorano nel nostro paese proprio nel settore dei media.[MORE]

"Non possiamo che essere contenti che finalmente qualcosa si muove" ha dichiarato la presidentessa dell'Ansi Viorica Nechifor. "Abbiamo avuto tanti colleghi che non sono riusciti a diventare direttore – spiega Nechifor – all'inizio era un problema abbastanza grande, ma la prossima battaglia è per i proprietari di testata, speriamo che anche questo sia contenuto nel Dpr". Secondo l'Ansi, la legge del 1948 (quelle che prevede come requisito fondamentale per diventare direttore di una testata la cittadinanza italiana o quella di un paese dell'UE) era da considerarsi come discriminatoria. A supportare l'azione dell'Ansi anche l'Unar (ufficio nazionale antidicriminazioni), coordinato dal Dipartimento per le pari opportunità.

Secondo quanto sottolineato anche dal Ministro della Giustizia Paola Severino, l'obbligo di cittadinanza italiana sarebbe incompatibile con il decreto quindi, una volta entrato in vigore, non sarà più da considerarsi come requisito vincolante. A far scoppiare il caso, la negazione ad una giornalista di origine peruviana (cresciuta in Italia e residente a Genova) dell'autorizzazione per aprire una testata web. Per l'Unar si sarebbe trattato di "discriminazione indiretta".

"Questa legge – spiega l'Ansi – rappresenta un impedimento nell'avanzamento delle carriere dei gioranlisti di origine straniera, sia una limitazione alla libertà di stampa, visto che per poter aprire una testata giornalistica è necessario indicare un direttore responsabile e può risultare difficile trovarne uno che accetti di assumersi l'incarico se, ad esempio, si tratta di una testata in una lingua che non conosce".

Cecilia Andrea Bacci

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