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ROMA, 17 MAGGIO 2013 - Stiamo assistendo ad una serie di eventi che vedono la contraffazione degli alimenti in continuo aumento. Talvolta coinvolgono false etichettature talvolta il mancato rispetto degli elementari principi di conservazione. La truffa nel settore alimentare sembra essere una delle più facili vie per quadagnare denaro sporco, alla stregua dia tante altre attività malavitose.
Ma in questo caso, non parliamo di droga, armi, prostituzione fenomeni dai quali riteniamo di poter rimanere distanti e verso i quali possiamo almeno illuderci di sentire un coinvolgimento marginale.
La contraffazione alimentare è l'unico fenomeno malavitoso che può arrivare direttamente nelle case di tutti noi, senza limiti, senza preavviso.
L'Associazione Italiana Consulenti Igiene Alimentare (www.aicia.eu) lavora per diffondere la cultura del rispetto per il cibo e la corretta gestione della filiera produttiva e distributiva. Le implicazioni sociali e morali di questo crescente fenomeno sono di una gravità inaudita e sembrano fare notizia solo quando la mozzarella diventa celeste dopo una notte in frigo.
Il profitto,la concorrenza nelle vendite, la necessità di fare "fatturato" non possono diventare il veleno per i nostri cibi. L'intransigenza in quello che scegliamo o ci viene proposto deve essere assoluta.
L'Associazione Italiana Consulenti Igiene Alimentare lavora per questo.[MORE]
(notizia segnalata da Elio Brezzi)