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Un'altra notte da leoni

ROMA , 7 MAGGIO. Squadra che vince non si cambia! Deve averlo bene in testa il regista Todd Phillips che, dopo il grande successo del primo episodio, torna dietro la macchina da presa con “una notte da leoni 2”, in uscita il 25 maggio con Bradley Cooper, Ed Helms, Zach Galifianakis e Justin Bartha che interpretano rispettivamente Phil, Stu, Alan e Doug; affiancato nella sceneggiatura da Scot Amstrong e Craig Mazin.[MORE]
Le aspettative di successo non sono certo inferiori del primo episodio, il regista, infatti, ha la capacità di costruire commedie che, con estrema intelligenza si prendono in giro, non svelando mai del tutto i misteri che riguardano i protagonisti.


C’è un nuovo matrimonio in programma, quello di Stu che per evitare di ripetere i precedenti alquanto clamorosi, opta per un’insolita destinazione: la Thailandia. Il ragazzo che a Las Vegas perse un dente si troverà, insieme al terzetto di amici, a dover affrontare nuove dis-avventure; se quello che è successo a Las Vegas resta a Las Vegas, cosa potrà accadere a Bangkok è semplicemente fuori da ogni immaginazione.

 

Come nel primo episodio, i 4 amici, si ritrovano sul tetto di un modesto albergo della città che darà inizio alle danze e li proietterà verso un’altra notte da leoni: una scimmia che indossa un giubbotto di jeans, Stu che al risveglio si ritrova un enorme tatuaggio etnico sul viso, la scomparsa del fratello della sposa e Doug che non si sa mai dov’è sono solo alcune delle situazioni che i 4 sventurati dovranno affrontare.

Pare che l’ex presidente degli Stati Uniti Clinton fosse stato contattato dal regista per interpretare il personaggio del fantomatico tatuatore irlandese, fu candidato anche Mel Gibson ma gran parte del cast insorse all’ipotesi di avere sul set il controverso attore, alla fine la parte fu affidata all’attore e regista Nick Cassavetes che a fine riprese, si è detto molto divertito.

Ci si attende quindi, una nuova sconvolgente notte da leoni in un delirio di situazioni allucinanti talmente oltre, da riformare i canoni della commedia dell’eccesso.
Giuseppe Fratta