Cronaca

Un albero per ogni bimbo che nasce: in arrivo migliaia di "fiocchi verdi" nei Comuni italiani

ROMA, 15 FEBBRAIO 2013- C'è una legge del 1992, che reca le firme di Cossiga e Andreotti, e che negli anni è stata applicata più o meno scrupolosamente dai Comuni italiani; per assicurare l'effettivo rispetto del provvedimento, il Ministero dell'Ambiente ha stabilito nuove regole che uniformino l'attuazione della vecchia disposizione, con la legge n. 10 del 14 gennaio 2013 che da domani entrerà in vigore su tutto il territorio nazionale.


"Un albero per ogni neonato": la sintetizzano così, con un tocco di poesia, i giornali, che lasciano ampio spazio ad una normativa volta ad incentivare l'aumento degli spazi verdi. Con la nuova legge, tutti i Comuni con più di 15mila abitanti saranno chiamati a piantare un albero per ogni bambino nato o adottato in città.[MORE]


A vigilare, ci sarà il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico istituito presso il ministero dell'Ambiente, che richiederà un vero e proprio censimento annuale, con informazioni dettagliate sul tipo di albero scelto per ogni bimbo, il luogo della pintumazione, e un ulteriore registrazione delle piante "storiche"  e "monumentali" da tutelare accanto alle nuove arrivate.


Tutte le scuole pubbliche, inoltre, promuoveranno iniziative ogni 21 Novembre in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, per sensibilizzare i giovanissimi al tema del rispetto dell'ambiente. Il Ministero e le associazioni competenti sperano di contrastare, almeno in parte, la perdita delle zone verdi d'Italia (che secondo recenti stime, avanza a ritmo di otto metri quadri persi al secondo), anche a dispetto dello scarso tasso di natalità.


Valorizzano il patrimonio arboreo e boschivo, si mira a incoraggiare politiche di riduzione delle emissioni, di miglioramento della qualità dell'aria, di prevenzione del dissesto idrogeologico, nonchè interventi che migliorino  il tenore di vita negli insediamenti urbani; la legge sugli alberi torna così alla ribalta, proprio nel giorno in cui la Fondazione per lo sviluppo sostenibile ha reso noto un dossier sullo stato del Protocollo di Kyoto.


L'Italia, in questi anni, sembra esser riuscita a diminuire le emissioni di CO2, riducendole progressivamente di 7 per cento ogni anno, fino ad arrivare all'attuale soglia di 480 milioni di tonnellate di CO2 , al di sotto del limite di 483,3 milioni di tonnellate previsto dal Protocollo.

(immagine da: www.wwfroma11.it)

Simona Peluso