Politica
Umbria, "avvio della ripresa"
PERUGIA, 02 SETTEMBRE 2015 – Secondo gli ultimi dati diffusi ieri dall’Istat, relativamente al secondo trimestre del 2015, in Umbria il tasso di disoccupazione è sceso al di sotto del 10%, passando dal 10,2% rilevato nell’anno precedente all’attuale 9,8%, mentre, il tasso di occupazione è salito al 63% (rispetto al 60,3% del 2014).[MORE]
Da Bruxelles, sempre ieri, la governatrice Catiuscia Marini ha commentato con soddisfazione i dati richiamati, «che dimostrano – ha sottolineato – come l’Umbria resti agganciata alle Regioni del Centro-nord, tant’è che la crescita registrata nella regione, + 2,7%, è la più marcata del Paese e ben superiore alla media nazionale». «Ho sempre avuto fiducia – ha aggiunto – soprattutto nello sforzo delle imprese umbre che in questi anni hanno investito in innovazione e ricerca, e anche negli effetti positivi delle nuove regole del mercato del lavoro. Fattori che avrebbero contribuito significativamente nel determinare una inversione della tendenza negativa che vi e’ stata invece negli ultimi anni. E continuo ad aver fiducia perché in Umbria c’è un sistema di imprese dinamico e al tempo stesso siamo una regione con i conti pubblici in ordine e spesa sotto controllo, come in sanità e nella gestione delle risorse comunitarie. Ora occorre irrobustire questa ripresa, potenziarla e consolidarla. E in questa direzione stanno già andando le misure della nuova programmazione comunitaria 2014-2020».
Parimenti fiero degli «ultimi dati positivi su occupazione e crescita, turismo e produzione industriale», il vice-presidente della Regione Umbria Fabio Paparelli, che in una nota di Palazzo Donini, diffusa in giornata, ha precisato come «questi numeri certificano l'avvio della ripresa economica evidenziata a livello nazionale anche dai segnali positivi del PIL e della maggior della fiducia riscontrata nei consumatori».
«In particolare – incalza Paparelli –, l'occupazione regionale nel secondo trimestre del 2015 ha registrato una crescita assai marcata, molto vicina alle performance di Liguria, Marche e Piemonte, che ha toccato quota 358mila unità, ben 13mila posti al disopra del livello dell'analogo trimestre del 2014, con una crescita di 3mila unità rispetto al precedente trimestre. Grazie a tale forte crescita il livello attuale risulta di sole 4mila unità più contenuto di quello pre crisi (II trimestre 2008) e nel contempo il bilancio dall'inizio dell'anno risulta positivo per ben 9mila unità. La crescita registrata in Umbria (+3,7%) risulta essere la seconda più elevata del Paese (dopo la Basilicata +4,1%) ben superiore alla media nazionale (+0,8%), nonché delle regioni centrali (+0,7%) e del nord del Paese (+0,2%)».
Domenico Carelli
(Foto: harwoodandrews.com.au)