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Ululati a Kessie, l'agente: "Il ragazzo ha le spalle larghe"

MILANO , 17 SETTEMBRE- Il Milan ieri ha ringraziato tutti per le belle parole e per i messaggi di solidarietà a Kessie, ma il caso Verona, con ululati e cori contro il centrocampista, ha comunque lasciato tanti strascichi in questo inizio di settimana. Il procuratore del giocatore ex Atalanta, non le ha mandate a dire, facendo delle dichiarazioni molto forti e rivolgendosi al "palazzo", accusato di non voler agire per risolvere definitivamente la piaga del razzismo. 

Ecco cosa ha dichiarato ai microfoni di Tmw: "Franck è certamente un ragazzo dalle spalle larghe, ma la storia dei cori e degli insulti è qualcosa che si ripete da tempo. Abbandonare il campo? Penso che non sia la soluzione migliore, perché ci sono delle regole che andrebbero fatte rispettare. In altri Paesi queste persone, questi razzisti, sono minoranza e non accedono allo stadio. In Italia si ha sempre la sensazione che nessuno voglia risolvere i problemi, sembra che ci sia timore ad andare fino in fondo. Si può anche sospendere una partita, poi si identificano i responsabili dei cori e si puniscono in base alle leggi vigenti. Non servono ricette miracolose. Comunque, le vittime sono altri calciatori meno famosi, che spesso decidono di andar via, perché sottoposti a ingiurie ogni domenica".