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Catanzaro, 29 maggio 2011 - Restiamo basiti nel leggere su di un noto quotidiano calabrese quanto la SLC-Cgil, la UilCom- UIl e la FISTEL-Cisl hanno denunciato a responsabile delle Relazioni Industriali di Telecom Italia S.p.A. Dr. Migliardi, a riguardo di comportamenti antisindacali tenuti dal management di Abramo Customer Care lesivi dei basilari principi sanciti dallo Statuto dei Lavoratori nonché dal CCNL di settore.[MORE]
Dobbiamo, pur condividendone il contenuto, evidenziare la nostra preoccupazione che un tale intervento abbia a ripercuotersi su eventuali determinazioni che Telecom Italia possa intraprendere nei confronti di Abramo Customer Care, consci del rischio che da esso si possa mettere in discussione il futuro e il mantenimento dei livelli occupazionali.
Avremmo preferito che non si fossero usate in prossimità di elezioni amministrative risibili strumentalizzazioni politiche. Avremmo preferito una maggiore coesione fra le stesse organizzazioni e non atteggiamenti umorali e divisori aventi lo scopo di salvaguardare il proprio orticello, alimentando confusione e scoramento fra i tanti lavoratori.
Avremmo preferito che si denunciassero anche i comportamenti adottati da alcuni team leader, fra i quali c’è chi è legato da vincoli familiari a dirigenti sindacali o chi è stato “preferito” a ricoprire ruoli di comando stranamente riconducibili ad una determinata organizzazione sindacale, che si prendono il lusso di minacciare gli operatori affinché rimettano la tessera sindacale, com’è avvenuto per alcuni nostri iscritti.
Come organizzazione sindacale sentiamo il dovere di richiamare tutti a un responsabile equilibrio che molto spesso manca tra le organizzazioni. Ci auguriamo che, anche tra i sindacati si ritrovi la via di una maggiore coesione: uno sforzo che devono fare tutti; chi più e chi meno, ma il cui risultato sarà importante per tutti i lavoratori.
Non si tratta, è chiaro, di azzerare i “naturali contrasti” tra imprese e lavoratori o i “motivi di attrito e competizione” tra le organizzazioni sindacali. Occorre, invece, non smarrire il senso del proprio ruolo e operare per dare le risposte da noi tutti dovute alle aspettative dei lavoratori.
Avremmo voluto un maggior impegno sindacale quando il gruppo Abramo Customer Care ce n’è dava la possibilità, ci attendevamo una maggiore attenzione verso la delocalizzazione, dove tanto la nostra organizzazione in ambito nazionale, si sta spendendo, non ultima la manifestazione tenutasi a Palermo alla quale ha partecipato il Segretario Generale Centrella, preoccupati che sopratutto al Sud, ci sia il rischio che talune aziende traslochino all’estero dove il costo del lavoro è altamente competitivo.
Ma soprattutto, avremmo preferito che la problematica legata alla difficile situazione che da tanto tempo ha bloccato le relazioni industriali con Abramo Customer Care fosse delegata esclusivamente alle parti sociali preposte al territorio, perché no, richiedendo un tavolo istituzionale con il Governatore Scopelliti da sempre attento al mondo giovanile, conscio che solo grazie ai giovani si possa attuare quel cambiamento socio-economico tanto necessario alla nostra regione.
Riteniamo pertanto improcrastinabile l’istituzione di un organo di controllo per i Call Center, da noi individuato in un Osservatorio, necessario a regolamentare e controllare “abusi” contrattuali e previdenziali che si perpetrano indisturbati in questo settore ormai divenuto l’unica fonte di reddito per migliaia di giovani calabresi e, che non possiamo assolutamente permetterci di disperdere.
LA SEGRETERIA REGIONALE
UGL TELECOMUNICAZIONI