Politica
Ue:" Sulla Tav chiederemo chiarimenti all'Italia"
ROMA, 13 FEBBRAIO - Continua il dialogo sulla Tav. L’Unione europea, tramite il portavoce della commissaria Ue ai trasporti, Violeta Bulc, spiega: "Stiamo ancora analizzando l'analisi costi-benefici e chiederemo alcuni chiarimenti alle autorità italiane" sottolineando:” Non c'è una scadenza fissata imminente sullo stop ai fondi Ue ma certo più passa il tempo e accumuliamo ritardi, più i rischi aumentano. Sappiamo che c'è una certa programmazione e una scadenza per l'accordo di finanziamento ed è vero che stiamo accumulando un certo ritardo con la sospensione di appalti pubblici importanti sulla Tav, per questo Bruxelles sta monitorando la situazione da vicino” e ha concluso: "A seconda dell'evoluzione delle prossime settimane dovremo vedere se saranno realmente programmati cambiamenti all'accordo di finanziamento e se saranno quindi necessarie modifiche al livello di finanziamento Ue".
L’incontro tra autorità italiane ed europee avverrà presto e solo al livello tecnico.
A giugno invece, vi sarà il check-up dei progetti Ue prioritari finanziati con i fondi Cef, tra cui la Tav, per qualsiasi modifica saranno necessari tempi molto lunghi motivo che spinge la Commissione Europea ad avere un incontro produttivo con l’Italia il primo possibile.
Anche nel nostro paese non si fermano le discussioni rispetto all’analisi costi-benefici.
Da una parte la Lega che ribadisce l’importanza della realizzazione della Tav, il ministro dell’Agricoltura e del Turismo, Gian Marco Centinaio dichiara:” Nel contratto di governo non c’è scritto no alla tav, io mi attengo a quel contratto e se non va più bene ci si siede al tavolo e si scrive che la tav non è indispensabile”.
Dall’opposizione, invece, attacca Graziano Delrio (capogruppo del Pd) che, oltre a chiedere l’immediato esame delle mozioni sulla Tav in Aula, spiega: “Si finisce con il disattendere accordi internazionali ratificati con il voto del Parlamento, c’è un grande problema di credibilità del Paese”.
Sulla richiesta del Pd deciderà l’Aula con voto, intanto in Parlamento è stato sentito il professor Ponti, leader del gruppo che ha redatto il dossier di analisi costi- benefici.
Ludovica Portelli