Ue, reazioni italiane alla presentazione del Libro Bianco sul futuro dell'Europa
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Ue, reazioni italiane alla presentazione del Libro Bianco sul futuro dell'Europa

domenica 5 marzo, 2017

 ROMA, 5 MARZO - Il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha presentato lo scorso 1 Marzo il Libro Bianco sul futuro dell'Europa. Il Libro bianco è un documento contenente proposte di azione comunitaria in un settore specifico e, questa volta, ha proposto 5 scenari differenti per la possibile evoluzione dell'Unione da qui al 2025. Tra i temi più incidenti delle politiche europee si tocca la linea guida da seguire per il futuro europeo, oltre quella già rimarcata in precedenza della fortificazione dell’unione a quella di una vera e propria azione più mirata in taluni settori.

Quasi come uno slogan appare lo scenario numero quattro in cui, come il presidente stesso ha citato nel discorso di apertura, è necessario: “Fare meno in modo più efficiente” riferendosi direttamente ad una maggiore concentrazione in taluni ambiti più specifici come quelli della lotta contro il terrorismo e quelli delle comunicazioni transfrontalieri.

“Il Libro bianco della Commissione presenta una serie di percorsi diversi che l'UE unita a 27 potrebbe scegliere di seguire. È l'inizio del processo, non la fine, e spero che adesso verrà avviato un dibattito onesto e di vasta portata. Una volta definita la funzione, la forma seguirà. Il futuro dell'Europa è nelle nostre mani." Queste le parole di incoraggiamento del presidente rivolto ai partecipanti.

Il 60° anniversario dei trattati di Roma, il 25 marzo 2017, sarà un'occasione importante per i leader dell'UE a 27 e contribuirà tale occasione ad un’analisi ulteriore del prospetto reso.

Le critiche non esitano ad arrivare, nel Blog dei 5 stelle il “white paper” è stato definito il “libro nero” .”Il popolo italiano dovrà avere la possibilità di riformare il peccato originale di questa folle Unione Europea attraverso la revisione dei Trattati” queste le parole pungenti dei pentastellati che accusano ultriormente l’Europa della mancanza di dialogo con i cittadini. Sul punto si è discusso anche durante la presentazione del "white pepar" ed il presidente stesso ha teso ad incentivare il dialogo sia con le Regioni che gli Stati in vista di una maggiore efficienza e collaborazione in tutti gli ambiti necessari.

Anche Sergio Fabbrini con un suo articolo sul “Il sole 24 Ore” ha definito il libro bianco come “Confuso, perché si delineano (addirittura) cinque scenari per il futuro dell’Ue che sembrano emersi da un seminario universitario, più che da un riflessione politica. Quel Libro Bianco dice più cose sulla crisi in cui versa la Commissione che sulla crisi in cui si trova l’Ue.” Ciò che sembra mancare al libro stesso è “un’anima politica”.
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Laura Carrara

Fonte foto: yahoo.com


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