Politica

UE: polemica sulle dichiarazioni di Berlusconi sui lager. Merkel: "Affermazioni assurde"

ROMA, 28 APRILE 2014 - In pieno clima di campagna elettorale per le Europee, Silvio Berlusconi ha pronunciato delle dichiarazioni che hanno innescato una serie di polemiche in tutta l'Unione Europea.

Si tratta delle parole che ha detto sabato scorso a Milano, durante la presentazione delle liste per Forza Italia, dove ha affermato che "per i tedeschi i campi di concentramento non sono mai esistiti. Le fosse di Katyn sì, i campi di concentramento no". Una dichiarazione che ha fatto rabbrividire l'intera opinione pubblica ed alcuni esponenti della Commissione Europea come Jean-Claude Juncker, candidato del Ppe, alla Presidenza della Commissione Ue, che si è definito "disgustato" dalle parole di Berlusconi ed ha affermato: "Le dichiarazioni di Berlusconi mi hanno nauseato. Gli chiedo di ritirarle immediatamente e scusarsi con i sopravvissuti dell'Olocausto e con i cittadini della Germania".

Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel si è scagliata contro l'ex cavaliere a causa delle sue dichiarazioni sulla Shoah ed ha detto di trovarle "affermazioni talmente assurde che il governo tedesco non le commenta".

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Pronta la reazione di Silvio Berlusconi davanti a quella che ha definito una "mossa" della sinistra contro di lui: "Mi pare doloroso e spiacevole che la sinistra europea abbia compiuto l’ennesima speculazione, montando un caso su una mia frase, estrapolata dal contesto di un mio ragionamento sul candidato della sinistra Martin Schulz..". E prosegue: "È surreale attribuirmi una presunta ostilità verso il popolo tedesco, di cui sono amico. Se sono ostile a qualcosa,lo sono nei confronti di un'austerità controproducente,di alcuni vincoli e regole a mio parere gravemente sbagliati,che stanno inchiodando l'Europa intera a una lunga stagnazione economica".

Ma Juncker ha dichiarato la sua profonda delusione per le parole usate contro i tedeschi da Berlusconi: "Ci sono cose su cui non si può scherzare. Per chiunque abbia in testa la storia d'Europa, questo è particolarmente vero per il terrore sperimentato durante l'Olocausto che è costato milioni di vite innocenti. Signor Berlusconi, l'Olocausto non è argomento su cui ridere!" [...]. "Nella politica europea non c'è spazio per dichiarazioni divisive che tradiscono i valori su cui la nostra Unione è fondata".

E sulla crisi europea precisa: "Durante la crisi, la Germania, come molti altri Paesi membri Ue, ha dimostrato una solidarietà senza precedenti con i Paesi europei in difficoltà. Questi Paesi hanno anche loro preso misure senza precedenti e spesso dolorose per stabilizzare le loro economie e finanze pubbliche. Non si è trattato di un processo facile, né per la Germania né per i Paesi in difficoltà. Le accuse unilaterali sono semplicemente inappropriate. La crisi ha svelato molto ferite, ora dobbiamo sanarle, non spargervi il sale sopra, come fa Berlusconi con le sue dichiarazioni".

Fonte: Corriere della Sera

Valentina D'Andrea