Estero

Ue, Juncker avverte: «Senza riforme conseguenze spiacevoli per l'Italia»

MILANO, 10 DICEMBRE 2014 - «Se Italia e Francia non procederanno con le riforme annunciate si arriverà ad un inasprimento della procedura sul deficit». Un messaggio forte e chiaro che arriva direttamente dal presidente della Commissione dell’Unione Europea, Jean-Claude Juncker. 

Intervistato dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, il presidente Juncker ha aggiunto: «se alle parole non seguiranno i fatti, per questi Paesi non sarà piacevole». Italia e Francia, infatti, sono entrambe alle prese con importanti riforme o provvedimenti riguardanti il mercato del lavoro, ma allo stesso tempo rischiano di non rispettare i parametri di bilancio del Patto di Stabilità europeo. L’odierno monito del presidente della Commissione Ue giunge all’indomani del vertice svoltosi a Bruxelles con i ministri delle Finanze.

Tuttavia, sull’indispensabilità delle riforme concorda anche il vicepresidente della Commissione Ue, con deleghe a Crescita e Competitività, Jyrki Katainen: «Servono le riforme oppure tutto sarà inutile. Se restano ostacoli burocratici agli investimenti privati, se l'amministrazione è lenta, se ci sono incognite non finanziarie, il nuovo fondo Efsi potrà far poco».[MORE]

In un'intervista a la Stampa il vicepresidente Katainen ha spiegato l'importanza di avviare una linea che rispetti i limiti prestabili e si concentri sull'incremento interno: «La risposta - ha infatti precisato - non è nel creare nuovo debito ma nel focalizzarci sulle riforme che servono a stimolare la ripresa».

(Immagine da lastampa.it)

Giovanni Maria Elia