Politica

Ue: incontro bilaterale tra Gentiloni e Juncker

BRUXELLES, 22 GIUGNO – Il premier italiano, Paolo Gentiloni, giunto a Bruxelles per partecipare ad un vertice Ue, ha incontrato il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. Il presidente del Consiglio è arrivato al palazzo Berlaymont, sede della Commissione europea, dove è stato accolto da Juncker per la stretta di mano e foto ufficiale davanti alle bandiere.[MORE]

Questa è la prima tappa per Gentiloni che, secondo la sua agenda ufficiale, successivamente parteciperà al pre-vertice del Pse, Partito Socialista Europeo, partito politico europeo di orientamento socialista e socialdemocratico e laburista. Tuttavia, era in programma un incontro tra Gentiloni ed il leader laburista Corbyn, ma a causa di alcuni impegni che hanno trattenuto il politico britannico a Londra, il meeting, tra i due, non avrà luogo. Successivamente, Gentiloni presenzierà al vertice Ue.

Intanto emergono le prime notizie riguardo l’incontro bilaterale tra Gentiloni e Juncker. Il presidente della Commissione Europea ha rassicurato che l’Italia, sulla gestione della crisi dei migranti, “può continuare a contare sulla solidarietà europea” nonché “l'Ue e tutti gli stati membri accelerino la messa in opera” delle misure contenute nella Dichiarazione di Malta.

Nel testo, i 28 leader dell'Unione Europea, hanno decretato alcune regole di condotta sull'immigrazione e sulla gestione della crisi. Secondo quanto stilato, i paesi firmatari sottolineano la “determinazione ad agire nel pieno rispetto dei diritti umani, del diritto internazionale e dei valori europei, e in collaborazione con l'UNHCR” aggiungendo che “Un elemento chiave di una politica migratoria sostenibile è quello di garantire un controllo efficace della nostra frontiera esterna e arginare i flussi illegali nell'Ue”.

Durante il vertice bilaterale è stato trattato anche il tema libico, disciplinato nel documento firmato a La Valletta in cui i paesi dichiarano di intensificare “il lavoro con la Libia, che è il principale paese di partenza, così come quello con il Nord Africa e vicini sub-sahariani”, poiché “Gli sforzi per stabilizzare la Libia sono ora più importanti che mai, e l'Unione europea farà tutto il possibile per contribuire a tale obiettivo. In Libia, il rafforzamento delle capacità è fondamentale per le autorità per acquisire il controllo delle frontiere terrestri e marittime e per combattere le attività di transito e di contrabbando”, ed inoltre “Sostenere, ove possibile, lo sviluppo delle comunità locali in Libia, soprattutto nelle zone costiere e delle frontiere terrestri libiche sulle rotte migratorie, per migliorare la loro situazione socio-economica e migliorare la loro capacità di recupero come comunità di accoglienza”

 

 

Immagine da: quotidiano.net

Caterina Apicella