Politica
L'Ue depone Berlusconi: «Non ha rispettato i patti». Alfano: «Intromissione inaccettabile»
ROMA, 29 GENNAIO 2013 - L’Unione Europea boccia Silvio Berlusconi. È un giudizio duro quello uscito dalla bocca di Olli Rehn, commissario europeo agli Affari Economici e Monetari, sul governo del Cavaliere e sull’operato dello stesso leader del centrodestra. Un giudizio che non ammette repliche e che imputa a Berlusconi non solo inadeguatezza nei confronti degli impegno presi con l’Europa, ma anche con quelli promessi agli italiani.
«Nell'autunno 2011 il governo di Berlusconi ha deciso di non rispettare più gli impegni su riforme e risanamento dei conti presi con la Ue e il risultato è stato il prosciugarsi dei finanziamenti al Paese, con lo schizzare dello spread. Portando poi alla crisi politica e al governo Monti» sono le parole di Rehn sul Messaggero.[MORE]
Il primo a difendere il Cavaliere è stato il suo scudiero più vicino, Angelino Alfano: «È inaccettabile che Olli Rehn, vicepresidente di un'istituzione indipendente quale la Commissione Europea, intervenga nella campagna elettorale di uno Stato membro, peraltro con affermazioni false, tecnicamente sbagliate e facilmente smentibili» dice su Ansa. Il segretario del Pdl accusa l’Ue di intromettersi nella libera scelta degli italiani sul proprio leader: «Di fronte all'ennesima intromissione esterna, ribadiamo il diritto inalienabile del popolo italiano a scegliersi il proprio futuro governo in piana autonomia e libertà».
Sul Fatto Quotidiano, Renato Brunetta minaccia battaglia: «Chiediamo una commissione di inchiesta del parlamento europeo sulle affermazioni odierne del commissario Olli Rehn, destituite di ogni fondamento e gravemente diffamatorie dell'Italia e del governo Berlusconi».
Laconico il commento di Pier Luigi Bersani, sempre riportato da Ansa: «Non c'è bisogno dei commenti dell'Ue e di nessuno. Basta guardare i dati di questi 10 anni. Sono dati rovinosi sotto l'aspetto del bilancio pubblico, sotto quello dell'economia reale, sotto quello della credibilità delle istituzioni, quindi certamente la commissione Ue non ha scoperto una gran novità».
(Foto: gadlerner.it)
Giovanni Gaeta