Economia
Ue boccia l'Italia: «Rischio che l'obiettivo di riduzione del debito per il 2014 non sia rispettato»
MILANO, 15 NOVEMBRE 2013 – «Sulla base delle previsioni economiche dell’autunno 2013, non sarà ottenuto l’aggiustamento minimo strutturale richiesto per portare il rapporto fra debito e pil su un cammino di sufficiente riduzione», questo è il giudizio critico che Bruxelles riserva all’Italia nelle sue raccomandazioni per la politica economica e di bilancio.
Infatti, in base alle stime Ue, il debito si assesta al 133% del pil quest’anno e salirà al 134 l’anno prossimo. A causa di ciò, nessuna flessibilità sugli investimenti, ovverosia il cosiddetto "bonus Ue" che aveva chiesto l'Italia, rea di avere il debito pubblico troppo alto: «L'Italia non ha accesso alla clausola per gli investimenti perché il debito non si è evoluto in modo favorevole». Così, la Commissione europea dopo aver passato sotto la lente d’ingrandimento la Legge di Stabilità del Goveno Letta ha deciso di tagliare la spesa per l’Italia, non corrispondendogli i tre miliardi di maggiori spesa previsti dalla sopraindicata «clausola di investimento», corrisposta ai paesi virtuosi.
«C’è il rischio che la legge di Stabilità (italiana) per il 2014 non sia in regola con il Patto di Stabilità; in particolare l’obiettivo di riduzione del debito per il 2014 non è rispettato. La legge di Stabilità dimostra limitati progressi per quanto concerne la parte strutturale delle raccomandazioni di bilancio emesse dal Consiglio nell’ambito del semestre europeo», si legge in una nota che prosegue: «La Commissione invita le autorità a prendere le necessarie misure all’interno del processo interno di gestione di bilancio per assicurarsi che i conti del 2014 siano pienamente in linea col Patto di Stabilità europeo e, in particolare, che si sia in grado di affrontare i rischi identificati in questo rapporto».
(Fonte: Ansa)
Rosy Merola [MORE]