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Ucraina, vertice europeo a Bruxelles: Putin "impossibile prevedere la fine della crisi"

BRUXELLES, 01 SETTEMBRE 2014 - La situazione in Ucraina si fa sempre più delicata e complicata. Proprio per questo motivo nelle ultime ore a Bruxelles si sta svolgendo un vertice con la partecipazione delle varie potenze europee.

Anche il premier Matteo Renzi è arrivato dall’Italia a Bruxelles per incontrare in qualità di presidente di turno dell’Unione il presidente dell’Ucraina Poroshenko.
Argomento centrale del summit sarà senza alcun dubbio la drammatica situazione dell’Ucraina, che negli ultimi mesi si è trasformata in un problema serio e critico a cui bisogna trovare al più presto una soluzione.

Vertice europeo a Bruxelles: l’Europa è spaccata in due 

Secondo Putin, presidente della Russia, è letteralmente impossibile prevedere quando e come finirà la crisi in Ucraina. Per Putin, infatti, sarebbe necessaria la creazione di uno Stato nel sud-est per far fronte alla drammaticità degli eventi che stanno oramai degenerando in Ucraina.[MORE]

Appare molto preoccupato invece Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio Europeo, che dopo la prima riunione avvenuta con i capi dei Paesi Europei ha sottolineato quanto e come sia peggiorata la situazione in Ucraina. La presenza di militanti e dell’esercito russo sul territorio ucraino hanno ancora di più aggravato i combattimenti. Resta fondamentale un intervento immediato da parte dell’Unione Europea, chiamata a lavorare per attuare misure restrittive nei confronti della Russia.

I ventotto paesi dell’Unione Europea sono però spaccati: da un lato c’è chi è pronto fin da subito ad attuare delle sanzioni contro lo stato di Putin e dall’altro c’è chi non è intenzionato a frenare il potere della Russia. Tra questi ci sono l’Ungheria, la Slovacchia e Cipro, tre paesi che dipendono dal governo russo di Putin e che sono preoccupati da possibili ritorsioni economiche che potrebbero aggravare la loro condizione economica. Per i paesi baltici, invece, l’Europa dovrebbe quanto prima far arrivare a Kiev le armi per rispondere agli attacchi dei militanti russi. Per la Merkel la crisi dell’Ucraina potrà essere risolta solo per via politica mettendo fine agli inutili combattimenti e ponendo le armi. Per l'Unione Europea, infatti, Putin ha sette giorni di tempo per cambiare la sua rotta di azione in Ucraina prima di incorrere in nuove sanzioni.

Dalla sua Vladimir Putin non ha apprezzato il comportamento degli stati dell’Unione Europea e continua a negare la presenza di militanti russi sul territorio ucraino. Il presidente Russo, durante uno show televisivo, ha sottolineato l’importanza di avviare dei negoziati a favore delle persone che vivono nei territori dell’Ucraina mettendo fine ai combattimenti e ripristinando quanto prima le infrastrutture.

Emanuele Ambrosio

(fonte: repubblica.it)

(img: indianaexpress)