Estero
Ucraina, si cerca soluzione in settimana. Possibile accordo Mercoledì a Minsk
MOSCA, 8 FEBBRAIO - Si terrà a Minsk (Bielorussia) nella giornata di mercoledì 11 Febbraio, il vertice tra Francia, Germania, Ucraina e Russia, in vista della ricerca di una soluzione alla difficile e sempre più intricata situazione del conflitto ucraino. Dopo l’incontro di venerdì al Cremlino nel trilaterale tra Putin,Merkel e Hollande ora si riproverà a ricercare la più volte invocata “soluzione condivisa e diplomatica”, auspicata anche nella giornata di oggi dalle parole dell’Alto Rappresentante Ue, Federica Mogherini.[MORE]
“Soluzione diplomatica è unica strada possibile” afferma l’ex Ministro degli Esteri italiano augurandosi che tutto proceda in totale distacco da una eventuale e pericolosissima soluzione militare. L’obiettivo dunque sarà quello di proseguire sulla stessa strada già inizialmente presa, quella di una mediazione e di un sostegno generale della Ue. E’ di oggi invece la notizia che appunto sposta a mercoledì l’esito degli scenari possibili, decisione maturata telefonicamente tra Angela Merkel, Francois Hollande, il presidente ucraino Poroschenko e Vladimir Putin.
Ma i quattro leader manifestano ottimismo e restano convinti che la pace possa ancora essere possibile. Codesto segnale collide invece con le tensioni della giornata di ieri, con il botta e risposta Usa-Russia e le parole del Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Armi a Kiev? “Rischio di conseguenze imprevedibili” aveva ammonito evidenziando come una soluzione di questo genere avrebbe potuto mettere in affanno il raggiungimento di una soluzione politica. Se però gli Usa continuassero a tenere aperta questa ipotesi , gran parte dei Paesi europei sarebbero contrari, su tutti la Germania.
Tuttavia Putin sostiene di “Non voler fare la guerra a nessuno” e la Russia cerca di lanciare piccoli segnali di distensione, contrariamente agli alternativi scenari poco rassicuranti esposti dal presidente francese Hollande, nel caso in cui i vertici saltassero. Ora la fase di stallo sembra dunque rientrata alla luce di questa fatidica telefonata. Prova a gettare acqua sul fuoco anche il Segretario di Stato Usa, John Kerry: “Washington e Bruxelles lavorano insieme e siamo tutti d'accordo che non si debba uscirne con la forza militare. Le nostre diplomazie sono unite.” La portavoce del dipartimento di Stato Usa, Jen Psaki, intanto chiede lo stop degli scontri a Debaltseve e Mariupol per evitare di minare gli attuali sforzi politici.
La Pace, insomma, resta in bilico ma non appare una soluzione impossibile. E ci si avvicina a mercoledì con la consapevolezza di quanto sarà cruciale quella giornata per i futuri scenari internazionali.
Fonte immagine: upr.fr
Cosimo Cataleta