Estero
Ucraina, Putin si appella ai ribelli: "aprite un corridoio umanitario"
MOSCA, 29 AGOSTO 2014 – L’annuncio era arrivato ieri: la città di Novoazovsk, al confine russo, è stata invasa dalle truppe russe. Il bilancio finale della giornata di ieri è stato di 11 morti a Donetsk e un’accusa da parte dell’America verso la Russia, ‹‹la Russia è responsabile della violenza nell’est Ucraina›› afferma Obama ‹‹l’incursione porterà a nuovi costi e a nuove conseguenze negative per la Russia››.
Putin ai ribelli: "aprite un corridoio umanitario". Zakharchenko risponde: "solo se gettano le armi"
Intanto, il Presidente russo, Vladimir Putin, ha chiesto l’apertura di ‹‹un corridoio umanitario per coloro che sono circondati›› spiega Putin, riferendosi ai soldati di Kiev intrappolati nella città di Novoazovsk, ‹‹così da evitare inutili perdite umane e dare loro l’occasione di ritirarsi dalla zona›› precisa Putin. Il messaggio chiaro, lanciato dal Presidente ai ribelli, ha ricevuto risposta per voce di Oleksandr Zakharchenko, autoproclamatosi capo della Repubblica di Donetsk ‹‹con tutto il rispetto a Vladimir Vladimirovich Putin, presidente di una nazione che ci da il principale sostegno morale, siamo pronti ad aprire un corridoio umanitario per le truppe ucraine solo a condizione che ci consegnino le loro armi e munizioni››.
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America in allerta: per il 18 settembre atteso incontro con Poroshenko a Washington. Renzi: "intollerabile escalation" in Ucraina
Gli Stati europei, così come l’America, si sono messi in allerta. Per il 18 settembre è stato fissato l’incontro tra Barack Obama e il presidente ucraino Petro Poroshenko che si recherà personalmente alla Casa Bianca, dopo aver cancellato la sua visita in Turchia a causa delle truppe in arrivo, ‹‹la visita metterà in evidenza l’impegno degli Usa nel rimanere a fianco di Kiev mentre prosegue democrazia, indipendenza e stabilità››.
Intanto, l’Onu ha convocato una riunione d’urgenza per risolvere la crisi ucraina, mentre il presidente ucraino ha chiesto anche l’intervento del Consiglio dell’Unione Europea, ‹‹il mondo deve dare una valutazione della alla grave escalation della situazione in Ucraina›› ha precisato Potoshenko. La sua richiesta è già stata presa in carico dalla cancelleria tedesca, Angela Merkel, che ha anticipato un prossimo consiglio europeo sulla situazione ucraina, mentre il premier italiano, Matteo Renzi, in una telefonata con Putin ha definito ‹‹intollerabile›› l’escalation in Ucraina, invitando, entrambi i presidenti delle Nazioni, ad un ritorno alle trattative.
Erica Benedettelli
[immagine da bergamosera.it]