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Ucraina, Minsk, raggiunto l'accordo: da domenica il silenzio delle armi

MINSK, 12 FEBBRAIO 2015 - Firmato oggi l'accordo preliminare per sedare il conflitto, attivo ormai da mesi, in Ucraina.[MORE]

L'incontro di Minsk è niziato nel pomeriggio di mercoledì per poi proseguire tutta la notte, dopo quasi 15 ore di trattative la bozza di pacificazione è stata firmata dai due "contendenti", Putin e Poroshenko, con la supervisione del cancelliere Merkel e del premier Hollande. A svelare il risultato odierno proprio Vladimir Putin, dichiarante l'apposizione della tetrica firma su punti basilari, "un accordo sull'essenziale" avrebbe affermato. Il contenuto del documento stabilisce le misure d'attuazione di quanto definito nella tregua di settembre, anch'essa avvenuta a Minsk, e l'obbligo di ritirare armi e milizie dalla regione del Donbass a partire da domenica con la possibilità di concludere il procedimento di smilitarizzazione entro 14 giorni. A monitorare sul campo e verificare il rispetto degli accordi provvederanno gli osservatori Osce

Ma le posizioni dei due leader rimangono marcate, Petro Poroshenko ribadisce il "no" dell'Ucraina ad accettare ultimatum o diktat esterni in rapporto al separatismo e dall'agenzia Interfax si apprendono alcune sue dichiarazioni inerenti il respingimento di "condizioni inaccettabili" che erano state proposte, sottolineando che "il cessate il fuoco deve avvenire senza condizioni preliminari" per poi aggiungere "tutte le truppe straniere" e "tutti i mercenari devono essere ritirati dal territorio ucraino nel prossimo futuro". Putin pone l'attenzione sul "punto morto" in cui stagnano gli accordi tra Kiev e l'Est Ucraina, condizione miasmatica per la quale saranno necessarie delle soluzioni politiche, in primo luogo, propone Putin, "una riforma costituzionale in Ucraina in cui dovrebbero essere sanciti i diritti delle persone che vivono nel territorio del Donbass".

Hollande, Renzi e Obama esprimono messaggi di speranza in merito all'accordo siglato oggi dai quattro Paesi ma dall'America giunge l'avvertimento, nei confronti della Russia, di ritirare al più presto armi e militari, "la Russia deve porre fine al suo sostegno ai separatisti in Ucraina" ha commentato il presidente Usa.

In contrasto con quanto acclarato nel documento, gli scontri odierni, che sembra abbiano causato almeno due morti, tra i soldati, e 21 feriti. Ad aggravare ulteriormente la notizia, un'importante comunicazione proveniente dal fronte, pare infatti che durante la notte dell'accordo una colonna di 50 carri armati e altri armi pesanti "40 lanciarazzi multipli Grad, Hurricane, Smerch e altrettanti veicoli blindati" abbiano attraversato il confine, dalla Russia, per fermarsi nella regione di Lugansk, separatista filo-russa, ha dichiarato il portavoce ucraino delle forze armate Andrii Lisenko.

Fonte foto: crisiglobale.wordpress.com

Ilary Tiralongo