Cronaca Nera
Ucraina, madre uccide la figlia di tre settimane tagliandole la gola
RIVNE (UCRAINA), 21 MARZO – Una drammatica notizia di cronaca arriva da Rivne, città dell’Ucraina occidentale, dove si è consumato un efferato infanticidio: una madre di 21 anni ha ucciso la figlia di tre settimane tagliandole la gola con un coltello da cucina.
La donna avrebbe approfittato dell’assenza del suo compagno, nonché padre della piccola, per scagliarsi indisturbata sulla neonata. L’omicidio sarebbe avvenuto nel breve lasso di tempo nel quale il compagno era uscito di casa per gettare i rifiuti. Una volta rientrato nell’appartamento, una scena agghiacciante davanti ai suoi occhi: la ventunenne era in stato confusionale e con le mani sporche di sangue. L’uomo si è diretto subito nella stanza della figlia e l’ha trovata in una pozza di sangue. Inutili i soccorsi, che giunti nell’abitazione della coppia, non hanno potuto fare niente per la piccola vittima se non accertarne il decesso. Sul posto anche la Polizia, che ha individuato l’arma del delitto nel lavello della cucina e ha arrestato la donna, che agli agenti non ha saputo fornire spiegazioni sull’accaduto.
L’autrice del gesto è sotto custodia in attesa di essere sottoposta ad una perizia psichiatrica. Sembrerebbe che la donna sia affetta da disturbi mentali, avrebbe infatti trascorso un periodo di degenza in una struttura psichiatrica dove è stata dimessa lo scorso 3 marzo a seguito del parere favorevole dei medici che l’avevano in cura.
A novembre, durante il periodo di gravidanza, la ventunenne aveva contratto una meningoencefalite. Non è da escludere che la grave infiammazione dell’encefalo e delle meningi possa aver influito sull’equilibrio psicologico della giovane mamma. Stando a quanto si apprende dai media locali, che citano la nonna paterna della bambina, l’infanticida sarebbe stata gelosa delle attenzioni che tutti i familiari rivolgevano a sua figlia e temeva che il marito potesse amare la bambina più di quanto amasse lei.
Luigi Cacciatori