Ucraina, la tregua continua a portare sangue. Morto un volontario della Croce Rossa svizzero
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KIEV, 3 OTTOBRE 2014 – Non si può di certo parlare di tregue in Ucraina, i bombardamenti e gli attacchi continuano sia dal fronte del governo di Kiev che dalle forze separatiste. In uno dei bombardamenti è rimasto ucciso un volontario della Croce Rossa svizzero. Inizialmente era stata diffusa la notizia che questo fosse di nazionalità italiana.
Durante uno degli attacchi è stato colpito l'ufficio con coli di arma da fuoco l'Ufficio della Croce Rossa internazionale ed è rimasto ucciso un operatore svizzero. Il vice ministro degli Esteri russo, Aleksiei Meshkov, durante una cerimonia all’ambasciata italiana a Mosca, aveva annunciato che l’uomo era di nazionalità italiana. [MORE]”La notizia è stata poi smentita dal presidente della Croce Rossa italiana, Francesco Rocca: “E' sicuramente del Canton Ticino”, precisando che si tratta di uno svizzero e non di un italiano, come emerso inizialmente. “Siamo tutti sotto choc”, ha poi aggiunto. L'esercito di Kiev e i miliziani filorussi si accusano a vicenda per quanto accaduto.
Oggi un nuovo bombardamento ha colpito il centro della città di Donetsk, roccaforte dei miliziani separatisti nell’Ucraina sud-orientale.
(foto dal sito www.gds.it)
Michela Franzone